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Porti, rilanciare competitività e sovranità logistica in Italia

Porti, rilanciare competitività e sovranità logistica in Italia

8 aprile 2025 – Il deputato e vice ministro al Mit Edoardo Rixi e l’europarlamentare Anna Maria Cisint hanno presentato un documento per la difesa e il rilancio dell’industria marittimo-portuale italiana nel contesto internazionale. La mozione, votata e approvata a Firenze al Congresso della Lega, ribadisce la centralità della portualità nelle strategie di sviluppo del Paese. Inoltre, promuove un nuovo modello di governance capace di rispondere alle sfide globali, ragionando sull'impatto delle scelte produttive delle grandi aziende della navalmeccanica sui territori. 

“I porti italiani rappresentano una risorsa strategica per la nostra economia e la sovranità logistica nazionale. Con oltre 474 milioni di tonnellate di merci movimentate ogni anno e un valore di import-export che supera i 338 miliardi di euro, il nostro sistema portuale è un pilastro imprescindibile per la crescita e la sicurezza del Paese,”

 hanno sottolineato Rixi e Cisint. 

“La frammentazione della governance, la concorrenza internazionale e le stringenti normative europee tuttavia rischiano di indebolire la nostra competitività. Serve un cambio di passo per rafforzare il ruolo dell’Italia come piattaforma logistica del Mediterraneo.”


La mozione pone al centro la necessità di una riforma della governance portuale, con l’obiettivo di superare le inefficienze burocratiche e garantire un indirizzo strategico unitario per il sistema marittimo. Tra le proposte chiave ci sono il potenziamento delle infrastrutture, il sostegno alla transizione ecologica con investimenti in carburanti alternativi e cold ironing, e la tutela della flotta nazionale, in particolare del segmento Ro-Ro/Pax, essenziale per la continuità territoriale. 

“L’Italia deve tornare a essere protagonista nel Mediterraneo, difendendo i propri asset strategici e investendo su innovazione e sostenibilità. L’aumento della capacità produttiva richiede, tuttavia, che tale crescita sia accompagnata da adeguati processi di compatibilità, soprattutto in relazione agli impatti economici e sociali sui territori coinvolti. In questo contesto, l’innovazione tecnologica gioca un ruolo fondamentale: puntare su qualità ed eccellenza richiede significativi investimenti da parte dell’azienda e, al contempo, rende essenziale valorizzare la risorsa lavoro, promuovere percorsi di formazione, sostenere lo sviluppo e la nascita di competenze sul territorio e adeguare i modelli produttivi a un maggiore rispetto dell’equilibrio socio-economico delle comunità in cui l’attività produttiva è insediata. Ciò implica una più attenta e sistematica applicazione della responsabilità sociale da parte del management”,

 concludono Rixi e Cisint.

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