18 aprile 2025 - “Attenzione concentrata per anni sul solo costo del lavoro delle imprese con un effetto che nel medio e lungo periodo si è rivelato depressivo per il mercato; per contro, un approccio alla logistica considerata solo come un costo da tagliare e comunque da terziarizzare senza particolare focus sulla sua organizzazione, anziché su una logistica come valore aggiunto in grado di determinare la competitività di un prodotto finito del Made in Italy. Adesso è il momento di voltare pagina e di costruire insieme una piattaforma di dialogo finalizzato al successo del Paese, fra industrie produttrici, distribuzione e operatori logistici. Attraverso questo dialogo più che attraverso battaglie spesso sterili su dazi e burocrazia, può scaturire la formula vincente”.
A lanciare una proposta concreta e del tutto innovativa
di integrazione e collaborazione con le principali componenti del sistema
economico del Paese, è Davide Falteri, Presidente di Federlogistica (Conftrasporto-Confcommercio).
“Oggi – prosegue Falteri – il peso della logistica sulle
filiere produttive è spesso sottovalutato: dai beni di largo consumo
all’e-commerce, la variabilità dei costi è alta e può incidere in misura
sensibile sul valore finale dei prodotti. Tuttavia, limitarsi a leggere la
logistica solo in chiave di costo significa perdere l’occasione di trasformarla
in un elemento strategico per la crescita. In un Paese ancora fortemente
caratterizzato dalla frammentazione produttiva e da una logistica poco
integrata, è urgente cambiare approccio”.
Falteri sottolinea poi un aspetto centrale del ruolo
della logistica: “La logistica è una rete invisibile che collega tutto il
mondo, ma non solo: permette di sapere esattamente dove va la merce, anche oltre
il mondo del container. Le spedizioni moderne, sempre più tracciabili e
intelligenti, forniscono dati fondamentali per comprendere i mercati di
destinazione e costruire strategie di marketing territoriale a vantaggio del
sistema industriale. Grazie alla logistica – soprattutto quando è
interoperabile, interconnessa, autoregolata e governata da sistemi just-in-time
potenziati da intelligenza artificiale – possiamo ridefinire le reti produttive
e distributive, rendendole più efficienti e resilienti. Questo approccio, già
adottato dai grandi player globali, rappresenta una leva competitiva essenziale
per rafforzare l’export italiano e, al contempo, per garantire l’importazione
efficiente delle materie prime e dei componenti del nostro sistema
manifatturiero”.