8 aprile 2025 – Costa Smeralda è arrivata a Genova, di ritorno dalla stagione invernale negli Emirati Arabi Uniti, dove ha navigato offrendo crociere di una settimana tra Dubai, Muscat (Oman), Doha (Quatar) e Abu Dhabi.
L’ammiraglia della Compagnia e gemella di Costa Toscana
ha completato la lunga crociera di 37 giorni circumnavigando il continente
africano, lungo destinazioni a varie latitudini tra Muscat, Port Louis, Port
Elizabeth e Città del Capo, Walvis Bay, Dakar, Santa Cruz de Tenerife, Tangeri,
Barcellona, Ajaccio/Corsica.
Costa Smeralda inaugura quindi la sua stagione nel
Mediterraneo Occidentale.
Dal prossimo 11 Aprile, e settimanalmente ogni venerdì
fino al 21 novembre 2025, Costa Smeralda partirà da Genova per un itinerario di
otto giorni nel Mediterraneo Occidentale, alla scoperta di Italia, Francia e
Spagna, tra atmosfere senza tempo, città d’arte, spiagge e paesaggi splendidi,
con tappe a Marsiglia, Barcellona, Cagliari, Napoli e Civitavecchia/Roma, per
poi fare ritorno a Genova.
L’itinerario sarà ancora più unico grazie alle “Sea
Destinations”, destinazioni inedite da vivere dalla prospettiva del mare. Dopo
aver lasciato Barcellona, ad esempio, e arrivati nel Mare delle Baleari la nave
raggiungerà il punto più buio del Mediterraneo dove gli ospiti potranno
osservare stelle e pianeti guidati dalla voce di un ufficiale di bordo; oppure
davanti alla Baia di Capri ci si potrà godere una colazione caprese con caffè
napoletano e torta caprese ammirando dalla nave lo spettacolo dei faraglioni
all’alba e infine, giunti al Santuario dei Cetacei un affascinante light show
proietterà gli ospiti nel misterioso mondo delle più straordinarie creature
marine.
Costa Smeralda è stata progettata per essere una vera e
propria “smart city” itinerante, dove si applicano soluzioni sostenibili e
concetti di economia circolare per ridurre l’impatto ambientale. Grazie
all’alimentazione a LNG (gas naturale liquefatto) è possibile eliminare quasi
totalmente l’immissione in atmosfera di ossidi di zolfo (zero emissioni) e
particolato (riduzione del 95-100%), abbassando significativamente anche le
emissioni di ossido di azoto (riduzione diretta dell’85%) e di CO2 (sino al
20%).