11 aprile 2025 – La transizione verso un’economia a basse emissioni è un obiettivo condiviso a livello globale che riguarda trasversalmente tutti i settori produttivi, incluso il trasporto marittimo. In tale contesto, azioni scoordinate per i diversi settori sono controproducenti.
Confitarma ribadisce la necessità che la transizione sia
sostenibile anche economicamente e che tenga conto della neutralità
tecnologica. Occorre, cioè, evitare il rischio di “lock-in tecnologici”
predisponendo una normazione che non favorisca o penalizzi una specifica
tecnologia. Le norme devono limitarsi a definire obiettivi da raggiungere,
lasciando libertà agli operatori su quali soluzioni adottare per conseguirli.
Sono temi che Confitarma, insieme a ECSA e ICS, ha da tempo posto
all’attenzione delle sedi competenti.
“Certamente” - ha affermato il Presidente di Confitarma Mario Zanetti – “è importante che si continui a lavorare per individuare una soluzione globale e che quindi in sede IMO si definiscano le regole evitando il propagarsi di una frammentazione normativa con il diffondersi di iniziative regionali non coordinate – come già si osserva con l’ETS europeo. Tale eventualità esporrebbe gli operatori, in particolare quelli europei, ad una imposizione regolatoria a macchia di leopardo, con un conseguente aggravio di costi operativi, che minerebbe alla base il valore aggiunto che lo shipping è stato in grado di creare per l’economia e quindi per tutti i cittadini”.
“Va comunque rilevato” - ha proseguito Il Presidente Zanetti - “come in queste ultime settimane, considerando anche la recente questione dei dazi, vi sia una rinnovata attenzione dell’Amministrazione USA per l’importanza e la strategicità del trasporto marittimo e la tutela/valorizzazione dell’industria armatoriale del Paese. Auspichiamo vivamente che le istituzioni europee consolidino ancor di più il ruolo centrale nella strategia politica europea di un settore strategico come quello dello shipping”.