12 aprile 2025 - L'Organizzazione marittima internazionale (IMO) delle Nazioni Unite ha deliberato di istituire un'area di controllo delle emissioni (ECA) nell'Atlantico nord-orientale. Per milioni di persone lungo le coste dell'Atlantico - da Portogallo, Spagna e Francia, attraverso le isole britanniche fino all'Islanda e alla Groenlandia - l'aria che respirano sarà molto più pulita. La nuova ECA Atlantica darà beneficio non solo alla salute umana ma anche all’ambiente che soffre a causa degli inquinanti atmosferici tossici.
"Oggi è una giornata storica per la riduzione
dell'inquinamento atmosferico causato dalle navi” dichiara Anna Gerometta,
presidente di Cittadini per l’aria. “Quasi tutte le acque europee -
diventeranno presto aree di controllo delle emissioni. Questa misura eviterà
migliaia di morti premature in Europa. L'ECA atlantica colmerà il divario tra
le ECA esistenti nel Mare del Nord, nel Mar Baltico e quella che entrerà in
vigore fra pochi giorni nel Mar Mediterraneo. Una regolamentazione armonizzata
che favorisce parità di condizioni per l'industria marittima in Europa. È stata
la rete di ONG di 13 Paesi europei, di cui facciamo parte, ad aver inserito
questo punto in cima all'agenda politica” conclude la presidente di Cittadini
per l’aria.
“Senza l'impegno della società civile - afferma Sönke
Diesener, esperto di trasporti marittimi di NABU - questo risultato non sarebbe
stato possibile; il recentissimo Rapporto ambientale sul trasporto marittimo
europeo 2025, mostra una riduzione del 70% degli ossidi di zolfo dal 2014
all'interno delle Aree di Controllo delle Emissioni. "Per questo ci
impegniamo a procedere oltre nel sostegno ad un quadro normativo che protegga
la salute umana l’ambiente e il clima e che veda l’adozione di una ECA europea
che copra sia gli ossidi di zolfo che quelli di azoto" conclude Sönke
Diesener.