17 marzo 2025 - Un calo del 5,5% degli incidenti stradali che ha determinato un -20,4% di vittime e un -8,8% di feriti. Significa 61 morti in meno in tre mesi.
È quanto emerge dai dati di Polizia Stradale e
Carabinieri, condivisi dal Viminale con il MIT, che consentono di confrontare
quanto avvenuto nei primi tre mesi di entrata in vigore del nuovo codice della
strada (14 dicembre 2024 - 13 marzo 2025) con lo stesso periodo di un anno fa.
In particolare, sono stati rilevati 226 incidenti mortali
(lo scorso anno erano 274); 238 deceduti (lo scorso anno erano 299); 5.712
incidenti con lesioni (lo scorso anno erano 6.227); 8.407 persone ferite (lo
scorso anno erano 9.222).
In tre mesi dall’entrata in vigore delle nuove norme,
203.753 conducenti si sono sottoposti a controlli etilometri e/o precursori.
Tra loro, l’1,7% ha subìto sanzioni per guida in stato di ebbrezza e lo 0,2%
per guida dopo aver assunto stupefacenti.
Interessante aggiungere, inoltre, che su 17.607 patenti
ritirate, per 8.912 casi è conseguenza del cellulare alla guida (50,6%).
L’auspicio è che i dati possano migliorare ulteriormente,
soprattutto per quanto riguarda vittime e feriti, ma intanto si possono trarre
alcune indicazioni.
Anzitutto, le preoccupazioni per controlli irrazionali su
droghe e farmaci si sono confermate totalmente infondate. Ed infatti si coglie
l’occasione per ribadire che i limiti per il consumo di alcol non sono cambiati
con il nuovo codice.
A questo proposito va ribadito che alcuni provvedimenti
citati dai media negli ultimi giorni - come le multe ai ciclisti in stato di
ebbrezza - sono figlie di regole in vigore da decenni, e che fanno riferimento
all’articolo 186 del codice che risale al 1992.
In secondo luogo va rilevato che l’uso del cellulare
rimane di gran lunga la prima ragione di ritiro della patente, in coerenza con
la pericolosità e diffusione di questo comportamento scorretto.