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Sessant'anni di Convenzione FAL: il futuro della digitalizzazione marittima

Sessant'anni di Convenzione FAL: il futuro della digitalizzazione marittima

22 marzo 2025 - A sessant'anni dalla sua adozione, la Convenzione sulla Facilitazione del Traffico Marittimo Internazionale (Convenzione FAL) continua a rappresentare un pilastro fondamentale per l'efficienza e la digitalizzazione dei trasporti marittimi globali. L'Organizzazione Marittima Internazionale (IMO) ha celebrato l'anniversario con un evento speciale, svoltosi il 10 marzo, in cui esperti del settore hanno discusso l'evoluzione della Convenzione e le prospettive future.

Adottata nel 1965, la Convenzione FAL ha semplificato il flusso del traffico marittimo standardizzando le informazioni che le navi devono fornire all'ingresso nei porti. Le recenti modifiche entrate in vigore il 1° gennaio 2024 impongono l'adozione delle "maritime single windows", piattaforme digitali centralizzate per lo scambio di informazioni tra navi, porti e autorità competenti, riducendo ulteriormente le procedure burocratiche legate all'arrivo, alla permanenza e alla partenza delle navi.

Lars Kjaer, Senior Vice-President del World Shipping Council, ha definito la Convenzione FAL "la migliore convenzione di cui la maggior parte delle persone non ha mai sentito parlare". Pur riconoscendo il ruolo cruciale svolto nella digitalizzazione del settore, Kjaer ha sottolineato la scarsa consapevolezza tra gli operatori marittimi riguardo all'importanza del trattato e ha esortato a intensificare le iniziative di sensibilizzazione e coinvolgimento delle diverse regioni sulle sfide legate all'implementazione.

Patrick Verhoeven, Managing Director dell'International Association of Ports and Harbours (IAPH), ha evidenziato i progressi compiuti in termini di standardizzazione e digitalizzazione, pur segnalando criticità persistenti, tra cui il divario tecnologico tra Paesi con infrastrutture avanzate e quelli meno sviluppati, oltre ai crescenti rischi legati alla sicurezza informatica. "Se vogliamo promuovere la digitalizzazione, dobbiamo affrontare la cybersecurity, che rappresenta il principale rischio per l'industria portuale, considerata l'infrastruttura critica che gestiamo. Con l'instabilità geopolitica in aumento, tale minaccia è destinata a crescere", ha dichiarato Verhoeven, sottolineando l'importanza di costruire un rapporto di fiducia tra governi e industria attraverso partenariati pubblico-privati per garantire uno scambio sicuro ed efficiente di dati.

Dal punto di vista degli operatori di bordo, Scarlett Barnett-Smith, Ufficiale di Coperta presso DFDS Seaways, ha posto l'accento sull'impatto della Convenzione sulla vita dei marittimi. "È essenziale che i marittimi si concentrino sulle loro mansioni principali, senza essere oberati da un eccesso di documentazione digitale", ha affermato. Ha inoltre evidenziato la possibile "paura della modernizzazione" tra parte della forza lavoro, sollecitando armatori e gestori portuali a garantire una comunicazione chiara e accessibile per evitare che il personale resti indietro nella transizione digitale. Barnett-Smith ha anche ribadito la necessità di proteggere la salute mentale dei marittimi e di creare un ambiente inclusivo per le donne a bordo, che attualmente rappresentano meno del 2% del personale marittimo globale.

Il dibattito, articolato e partecipato, ha messo in luce l'interesse diffuso per la Convenzione FAL e la necessità di un'assunzione di responsabilità condivisa nel settore. L'evento si è svolto a margine della 49ª sessione del Comitato per la Facilitazione dell'IMO ed è stato inaugurato dal Segretario Generale dell'IMO, Arsenio Dominguez, con la moderazione di Pressiana Naydenova dell'Association of British Ports.

Con le nuove sfide globali e la crescente necessità di soluzioni digitali integrate, la Convenzione FAL si conferma un riferimento essenziale per l'innovazione e l'efficienza del commercio marittimo internazionale.

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