Ultime notizie di Economia

Circle Group: il cda approva i risultati al 31 dicembre 2024

Italian Maritime Academy Technologies, IMAT, nasce nel 2006 da un’intuizione del Capt. Rosario Trapanese, con sede operativa a Castel Volturno, per creare un centro di formazione per marittimi all’altezza del grande patrimonio marinaresco italiano.  Dal primo investimento per l’acquisto di un moderno simulatore di navigazione, IMAT è diventata il primo centro di formazione marittima in Italia.  A parlare sono i numeri: convenzioni con 50 compagnie di navigazione nazionali ed internazionali, 25k Marittimi/Anno, 80 Istruttori altamente qualificati, 18 Simulatori, 300k Training Area mq., 120 Dipendenti, 40 Aule. 165 Hotel rooms.  Una sfida visionaria vinta. Cosa c’è dietro una determinazione così grande?   A gennaio 2025 la svolta che proietta IMAT come leader nella formazione a livello mondiale. Inaugurata la prima sala macchine ibrida in Europa e un ponte di comando in scala 1:1: la simulazione è sempre più reale e avviene su vere e proprie parti della nave con un motore su cui intervenire con un ponte di comando da 27 metri – unico al mondo – per un’esperienza immersiva unica che ogni anno attira marittimi da 155 Paesi.   IMAT svolge un ruolo chiave come capofila delll’OVERHEAT project, progetto innovativo per la prevenzione degli incendi nei container durante il trasporto marittimo, finanziato dall'Unione Europea. L'obiettivo è prevenire sistematicamente gli incendi attraverso nuove soluzioni digitali, senza dover ricorrere ad interventi esterni  Come funzione il progetto Overheat?   “Anche il mondo dello shipping è pronto per la rivoluzione delle competenze e delle professionalità femminili” ha dichiarato in una recente intervista a Il Messaggero Marittimo.  “Provare. Provare e scoprire se questo mondo le appassiona. Le opportunità sono tante: dalla navigazione alla logistica, dalla gestione aziendale alla formazione. Il mare offre molte strade e, se c’è la passione, le professioni emergono quasi naturalmente. Non bisogna avere timore di entrare in punta di piedi e di sperimentare. Se il settore affascina, può regalare grandi soddisfazioni.”    Uno sguardo al futuro con il sogno di costruire una nave in dimensioni reali per soddisfare tutte le competenze di bordo. Quanto è stato determinante che IMAT sia rimasta un’azienda “di famiglia”? Tanti sacrifici. C’è stato un momento in particolare in cui ha pensato di non farcela.  Tornasse indietro, rifarebbe tutto uguale?   Con 227.975 imprese e 1.040.172 di occupati, l’Economia del Mare in Italia genera un valore aggiunto diretto pari a 64,6 miliardi di euroche, considerato il valore attivato nel resto dell’economia, raggiunge i 178,3 miliardi di euro, pari al 10,2% del PIL nazionale (dati XII Rapporto Nazionale sull’Economia del Mare 2024, Osservatorio Nazionale sull’Economia del Mare OsserMare e Centro Studi Tagliacarne, Unioncamere).  Crescono gli addetti, con un aumento occupazionale del 6,6%, pari a quasi quattro volte quello registrato nel Paese (1,7%): i marittimi italiani contribuiscono in modo determinante all’economia nazionale; tuttavia il settore esercita poco appeal nelle nuove generazioni.  Quali soluzioni concrete per invertire la tendenza?

29 marzo 2025 - Il Consiglio di Amministrazione di CIRCLE Group ha approvato in data odierna il progetto di bilancio d’esercizio 2024 e il bilancio consolidato 2024. 

Luca Abatello, Presidente & CEO di CIRCLE Group ha commentato i risultati raggiunti dal Gruppo: “Il 2024 è stato un anno fondamentale per l’evoluzione del Gruppo. È proseguita l’integrazione delle soluzioni e l’offerta di nuove proposte a livello di Gruppo alimentando la crescita organica e le sinergie interne. Ciò è stato possibile nonostante un contesto macroeconomico complesso e un ritardo sempre più significativo dell’avanzamento di alcuni progetti legati alla UE e al PNRR. Per questo motivo, abbiamo già accelerato la strategia e completato importanti acquisizioni coerenti con il piano “Connect 4 Agile Growth”. 

Lo scenario macro-economico internazionale ha impattato notevolmente sulle dinamiche del settore logistico, rallentando alcuni progetti e inevitabilmente impattando negativamente sulla produzione industriale del 2024 (la produzione industriale nel 2024 è calata del 3,5% rispetto al 2023 - dati Istat pubblicati a feb. 2025). Inoltre, il perdurare di una politica estremamente tesa e l’indebolimento degli scambi commerciali a livello internazionale hanno creato le condizioni per rivedere il piano strategico presentato lo scorso giugno, accelerando la crescita per vie esterne sulla componente telematica per la gestione dell’autotrasporto  all’interno dell'area comunitaria, in particolar modo quella mediterranea, che quella legata alla infomobilità. 

Al contempo abbiamo aggiornato la strategia nell’ambito della dematerializzazione dei documenti di trasporto (e-CMR) che ci ha portato a sottoscrivere parzialmente l’ulteriore aumento di capitale della partecipata Accudire, che ci avrebbe portato alla maggioranza, consentendo invece un ingresso strategico come quello di Zucchetti.

Inoltre, si sta concludendo il ciclo europeo iniziato nel 2020 e MagellanCircle è attualmente impegnata in una fase di ridefinizione strategica del proprio posizionamento, con particolare attenzione alla strategia Europea basata sul Competitiveness Compass, le politiche di industrial green deal e la nuova strategia sui porti. L’evoluzione attuale tiene conto dei trend in rapida evoluzione, includendo aree emergenti di grande rilevanza come Advocacy & Defence”.

Primo Magazine Designed by Templateism.com Copyright © 2014

Immagini dei temi di Bim. Powered by Blogger.