20 marzo 2025 - Incontro cruciale ieri a Bruxelles per il futuro del trasporto su gomma. Una delegazione di FAI-Conftrasporto-Confcommercio, guidata dal presidente Paolo Uggè, ha incontrato il vicepresidente esecutivo della Commissione Europea Raffaele Fitto per discutere delle difficoltà di un comparto che in Italia conta 10.000 imprese e 90.000 mezzi pesanti, rappresentando un pilastro essenziale per l’economia nazionale: l’87% delle merci nel nostro Paese viene trasportato su gomma.
Alla riunione, tenutasi nella sede della Commissione
Europea, hanno partecipato anche Pasquale Russo, presidente di Conftrasporto e
vicepresidente di Confcommercio, e Carlo Massoletti, responsabile Confcommercio
per le Politiche UE.
“Siamo soddisfatti, è stato un incontro proficuo e siamo
fiduciosi che alle parole seguiranno i fatti”, ha dichiarato Paolo Uggè al
termine della riunione con Fitto.
La delegazione di FAI-Conftrasporto-Confcommercio ha
messo sul tavolo del vicepresidente della Commissione Europea le principali
criticità che il settore dell’autotrasporto si trova ad affrontare, tra
restrizioni alla circolazione e transizione ecologica, con politiche spesso
imposte senza un reale confronto con gli operatori.
Uno dei punti centrali della discussione a Palazzo
Berlaymont è stato il diritto alla libera circolazione delle merci, con
particolare attenzione alle limitazioni imposte dall’Austria. Secondo Uggè,
tali restrizioni penalizzano le imprese italiane e violano il principio di
libera circolazione, mettendo a rischio la competitività del mercato unico
europeo.
Altro tema chiave: neutralità tecnologica e transizione
ecologica. “Le attuali politiche ambientali, se non bilanciate con le esigenze
del settore, rischiano di diventare un freno per l’economia del Paese”, ha
sottolineato Uggè.
La delegazione ha inoltre segnalato una disparità di
trattamento tra gli autotrasportatori italiani e stranieri che operano nel
nostro Paese. Un caso emblematico è quello della Carta di Qualificazione del
Conducente (CQC), la cui gestione all’estero risulta più semplice ed efficiente
rispetto all’Italia.