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Automazione delle gru nel terminal di Interporto Padova

Automazione delle gru nel terminal di Interporto Padova

25 marzo 2025 0- In dirittura d’arrivo la remotizzazione e l’automazione delle gru elettriche a portale, adibite alla movimentazione di container e semirimorchi, nel grande terminal di Interporto Padova, che diventa così il primo interporto in Italia a introdurre questa modalità operativa. Infatti, sono iniziati, con successo, i test operativi per la parte treno-piazzale di deposito, dopo il completamente di tutti gli interventi infrastrutturali e di software necessari. 

Una seconda fase riguarderà la movimentazione dei carichi dei camion. Ma andiamo per punti chiarendo, innanzitutto, la differenza tra remotizzazione ed automazione della gru. Per remotizzazione si intende la manovra della gru, in tutte le sue operazioni, non più dalla consueta cabina sospesa a una ventina di metri da terra, ma da una sala controllo appositamente realizzata nella palazzina uffici del terminal. Con la sola remotizzazione, le operazioni sono ancora svolte tutte dal gruista, che ha davanti a sé gli stessi comandi presenti nella cabina della gru e segue le fasi su sei schermi, in un ambiente decisamente più comodo e confortevole. 

Con l’automazione, invece, è la gru stessa a compiere in autonomia tutti i movimenti necessari, grazie alle istruzioni ricevute dal TOS (Terminal Operative System), il software sviluppato da Interporto Padova proprio per gestire questi processi. Le istruzioni possono essere inserite dai gruisti, o gestite direttamente dal software che si avvale anche di applicazioni AI. 

I test svolti, sia di remotizzazione che di automazione, hanno dato esito positivo, evidenziando come è naturale, la necessità di messa a punto “fine” di alcuni passaggi.   Arrivare a questo risultato non è stato per nulla facile: non ci sono infatti esempi ai quali ispirarsi tra gli interporti e, come è logico, le norme di sicurezza sono estremamente stringenti. 

L’automazione riguarda, per ora, il fascio sud del terminal, 4 binari da 750 metri, sui quali operano tre gru: ebbene, tutta questa enorme superficie ha dovuto essere recintata e protetta da un ulteriore sistema di sicurezza che rileva ogni presenza umana non prevista all’interno, bloccando, nel caso, immediatamente il sistema.  

Gli operatori autorizzati possono accedere solo da un tornello simile a quello d’ingresso agli stadi, indossando un casco dotato di un apposito radiotrasmettitore che li identifica e permette di localizzarli in ogni momento. Inoltre, per ulteriore sicurezza, gli autisti dei camion che caricano e scaricano i container non potranno rimanere a bordo del mezzo o nelle vicinanze durante le operazioni, ma dovranno spostarsi in appositi box di protezione distribuiti lungo la corsia.  

Le gru dal canto loro sono state dotate di sensori e telecamere supplementari per poter correttamente operare senza la presenza umana a bordo. I test proseguiranno nelle prossime settimane, con l’obiettivo di essere operativi prima dell’estate. Oltre alla messa a punto bisogna infatti addestrare tutti i gruisti e questo è possibile solo quando il sistema è perfettamente a punto.

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