22 febbraio 2025 - Genova è stata teatro dell'evento "Ferro-gomma-acqua: l'intermodalità e il Porto di Genova", organizzato dal CIFI - Association of Italian Railway Engineers, dove Ignazio Messina, Vicepresidente di UNIPORT, ha sottolineato "il ruolo cruciale dei terminalisti portuali per l'intermodalità ferro-gomma", portando l'esempio della sua azienda, Messina, che da 37 anni investe in questa direzione, specialmente nel settore dei contenitori. Tuttavia, Messina ha evidenziato che "per essere davvero competitivi, credo che il treno abbia bisogno di maggiori volumi, oltreché di lunghe distanze, di un effettivo e reale efficientamento e contenimento dei costi della fase delle manovre, di un migliore utilizzo delle risorse utilizzate".
L'intermodalità, secondo Messina, è una "scelta strategica che, nel breve periodo, potrebbe anche non sembrare economicamente vantaggiosa ma, sul lungo termine, consente non solo di raggiungere una grande efficienza, ma anche di contribuire molto positivamente alla carbon footprint delle aziende". Per questo, ha auspicato "incentivi coordinati fra i vari enti erogatori, affinché siano cumulabili fra loro, e un intero sistema che creda davvero, e non soltanto a parole, nell'intermodalità", ribadendo che "l'intermodalità non è una opzione alternativa, ma una necessità per garantire un sistema logistico più efficiente, sostenibile e competitivo".
Il Vicepresidente di UNIPORT ha anche posto l'accento sull'importanza del coinvolgimento di tutti i soggetti della filiera per innalzare il livello di sicurezza e sulla necessità di semplificare il complesso sistema normativo in materia, "che dovrebbe essere rivisitato al fine di agevolare l’azione di chi deve operare per la sicurezza e non solo nel senso della individuazione di responsabilità". Alla tavola rotonda hanno partecipato anche Matteo Catani e Alberto Minoia, rispettivamente in rappresentanza di Grandi Navi Veloci SpA e Stazioni Marittime SpA, entrambe imprese associate UNIPORT.