26 febbraio 2025 - La Turchia e AD Ports Group, un operatore portuale con sede ad Abu Dhabi, hanno concluso le trattative sulla potenziale acquisizione dei diritti operativi per il porto di Alsancak a Smirne, senza tuttavia raggiungere un accordo.
I colloqui, avviati circa 18 mesi fa, miravano a
consentire ad AD Ports di gestire il porto, ma le discussioni si sono arenate a
causa di termini irrisolti, come riportato da Bloomberg.
Il porto di Alsancak, il terzo porto container della
Turchia, ha gestito 1,1 milioni di TEU nel 2024, con un calo del 3,2% rispetto
agli 1,14 milioni di TEU del 2023, a causa delle pressioni economiche e delle
tensioni geopolitiche.
Il ministro dei trasporti e delle infrastrutture,
Abdulkadir Uraloğlu, ha dichiarato il 20 febbraio: "L'obiettivo era quello
di migliorare l'efficienza del porto di Alsancak e attrarre investimenti, ma le
differenze in termini operativi e finanziari hanno impedito un accordo".
Il porto, gestito da DP World dal 2005 in base a una
concessione di 36 anni, deve far fronte a esigenze di modernizzazione: nel 2023
aveva una capacità di 1,5 milioni di TEU, ma risulta sottoutilizzato a causa
delle interruzioni del Mar Rosso che dirotteranno il 15% del traffico
Asia-Europa attraverso il Capo di Buona Speranza nel 2024.