3 febbraio 2025 - Tra i traguardi più significativi raggiunti nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) di competenza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), spiccano quelli legati alla digitalizzazione della catena logistica. Con il conseguimento, nell’ambito della sesta rata PNRR, del target relativo all’investimento M3C2 – 2.1, finanziato con una dotazione di 250 milioni di euro, il MIT ha avviato e dato impulso ad una trasformazione profonda del settore logistico, puntando sulla dematerializzazione dei processi, sempre più automatizzati e interconnessi.
Al centro di questa rivoluzione vi sono i Port Community
System (PCS), piattaforme digitali interoperabili che mettono in rete operatori
pubblici e privati per migliorare l’efficienza e la sostenibilità del trasporto
merci e della logistica. Grazie ai fondi del PNRR, oggi oltre il 70% delle
Autorità di Sistema Portuale (AdSP) ha adottato queste tecnologie, contribuendo
a rendere il sistema portuale italiano tra i più avanzati in Europa.
Un esempio
virtuoso è rappresentato dai porti dell’Autorità di Sistema Portuale dello
Stretto, tra i più significativi per numero di passeggeri in tutta Europa, dove
i PCS sono stati implementati con successo negli scali di Messina, Tremestieri,
Milazzo, Villa San Giovanni e Reggio Calabria. Qui, una recente campagna
informativa ha coinvolto stakeholder pubblici e privati, nonché le comunità
locali, per promuovere i benefici della digitalizzazione e dematerializzazione,
evidenziandone l’impatto positivo su efficienza, sostenibilità e qualità dei
servizi.
Tra le novità principali introdotte nei porti dello
Stretto vi è l’adozione della piattaforma ASTRA (Analisi, Security, Tracking,
Riconoscimento e Amministrazione), che permette una gestione integrata e
automatizzata delle attività portuali.