14 gennaio 2025 - PSA Venice - Vecon, il terminal veneziano di PSA Italy, ha conseguito un traguardo significativo diventando il primo terminal container in Italia, e il primo veneziano, a ottenere la certificazione di parità di genere:
“un importante passo avanti verso l'inclusione è stato compiuto nel settore dello shipping italiano con la certificazione di PSA Venice-Vecon - ha dichiarato Roberto Ferrari, CEO di PSA Italy - L'azienda è la prima nel suo genere a ottenere la certificazione di parità di genere, un riconoscimento significativo che va oltre la mera conformità normativa, e si pone come esempio di impegno concreto verso un ambiente di lavoro equo e inclusivo.”
La certificazione, valida per tre anni e soggetta a
monitoraggio annuale per garantire il mantenimento degli standard raggiunti, è
stata ottenuta mediante un processo di valutazione sulla base della norma CEI
EN ISO/IEC 17021-1 e sulla Prassi di Riferimento UNI/PdR 125:2022, che
definisce le linee guida per i sistemi di gestione della parità di genere nelle
organizzazioni. La UNI/PdR 125:2022 è un documento pubblicato da UNI che
riflette i risultati del confronto del Tavolo di lavoro sulla certificazione di
genere delle imprese previsto dal PNRR Missione 5, coordinato dal Dipartimento
per le Pari Opportunità e a cui hanno partecipato il Dipartimento per le
politiche della famiglia, il Ministero dell'Economia e delle Finanze, il
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il Ministero dello Sviluppo
Economico e la Consigliera Nazionale di Parità.
PSA Venice - Vecon ha dimostrato il suo impegno
attraverso azioni concrete, tra cui l’aggiornamento di tutti i protocolli HR e
del sistema di gestione aziendale, esplicitando l’equità in termini di parità
di genere, anziché di generica ‘non discriminazione’, e la dimostrazione,
tramite il calcolo di specifici KPI (Aree Strategiche di Valutazione), che i
principi di parità di genere sono già radicati nell'azienda, oltre a presentare
un piano strategico di ulteriore miglioramento per i prossimi tre anni, con
obiettivi maggiormente definiti per il 2026 e l’implementazione di una politica
di "tolleranza zero" verso qualsiasi forma di discriminazione, sia
essa basata sul genere, sull'origine o su altre caratteristiche.