22 gennaio – Italia, Germania, Austria, Algeria e Tunisia hanno firmato a Roma una dichiarazione comune d’intenti sul Corridoio Meridionale dell’idrogeno, progetto infrastrutturale per trasportare idrogeno rinnovabile per oltre 3.300 chilometri dal Nord Africa all’Italia, all’Austria e alla Germania. I Paesi hanno dichiarato l’intenzione di proseguire i lavori per lo sviluppo del “SouthH2 Corridor” nel corso della prima Riunione Pentaministeriale, organizzata a Villa Madama dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.
Il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari
Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, e il Ministro
dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, hanno presieduto
i lavori della Ministeriale.
Alla Ministeriale è seguito un Forum imprenditoriale,
aperto dai Ministri Tajani e Pichetto, che ha messo a confronto imprese dei
paesi firmatari della dichiarazione che sono presenti o in prospettiva
interessate alla filiera dell’idrogeno, anche alla luce del partenariato
strategico tra Europa e Africa.
L’evento ha radunato circa 130 partecipanti fra
delegazioni istituzionali e settore industriale provenienti dai vari Paesi
coinvolti.
“L’Italia lavora agli obiettivi di decarbonizzazione ed
indipendenza energetica in modo concreto e pragmatico, perseguendo un mix
energetico in cui siano adeguatamente sviluppate fonti rinnovabili, idrogeno ed
energia nucleare. Lo scorso 5 novembre abbiamo ospitato alla Farnesina la prima
riunione del Gruppo Mondiale per l’Energia da Fusione, in partenariato con
l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, ed oggi aggiungiamo un ulteriore
tassello alla nostra strategia energetica con lo sviluppo del corridoio
Meridionale dell’Idrogeno, che rafforzerà ulteriormente il ruolo del nostro
Paese quale “hub” europeo dell’energia” ha affermato il Vice Presidente Tajani.
Il Ministro Pichetto ha dichiarato: “Questa intesa ha
grande valore politico e istituzionale, perché ribadisce l’impegno nella
cooperazione, volto alla realizzazione di un’opera decisiva per il futuro
energetico di entrambi i Continenti. L’Italia è pronta con i propri ‘player’ ad
essere centrale anche nel settore dell’idrogeno, vettore proiettato al futuro
rinnovabile e sostenibile”.