30 gennaio 2025 – Il porto di Chioggia ospiterà fino a maggio 2026 un cantiere di oltre 45 mila metri quadrati operato dall’azienda Cimolai Technology che allestirà in questi spazi due gru portuali a cavalletto (classe “800 ton GOLIATH crane”) di oltre 100 metri di altezza. Una volta completati, i manufatti saranno imbarcati da Chioggia, con l’ausilio di carrelli SPMT (Self-propelled modular transporter), e inviati agli stabilimenti Fincantieri di Monfalcone.
L’operazione, autorizzata dall’Autorità di Sistema
Portuale veneta con una decretazione pubblicata in queste ore, conferma il
ruolo di primo piano degli scali lagunari nel segmento dei carichi industriali
speciali (project cargo), comparto favorito anche dagli ampi spazi
retroportuali disponibili e dalla professionalità e specializzazione della
comunità portuale veneziana e clodiense.
L’area autorizzata per l’attività di montaggio sorge
nella sezione portuale di Val Da Rio ed è ricompresa nei piazzali portuali
esterni alla cinta doganale, tra la stazione di travaso di Veritas (nord) e il
fabbricato demaniale n. 950 (sud). Si tratta di spazi che, conformemente al
Piano Regolatore Portuale, sono destinati a ospitare attività economiche
connesse al porto e che già nel 2023 erano stati utilizzati da Fincantieri
Infrastructure per costruire manufatti metallici imbarcati successivamente
verso il Texas proprio dalle banchine di Val Da Rio.
Il Presidente AdSP MAS Fulvio Lino Di Blasio dichiara:
“Il Porto di Chioggia riparte attraendo investimenti in due settori chiave per il suo sviluppo, da una parte i project cargo e la sinergia con il settore industriale, dall’altra il rilancio del comparto turistico e, nello specifico, della vela da diporto. Segnali importanti per uno scalo che ha sofferto negli ultimi anni ma che possiede delle specialità di grande rilievo sia sul fronte del traffico merci, sia su quello delle attività legate al turismo, allo sport e alla crocieristica. Significativo, inoltre, che l’autorizzazione al cantiere di Cimolai sia arrivato in tempi particolarmente brevi, avendo beneficiato dell’innovazione tecnologica offerta dal nuovo sportello digitale ‘Autorizzazione unica ZLS’ che fluidifica l’interazione tra gli enti, riducendo i tempi di gestione delle pratiche senza oneri aggiuntivi a carico delle imprese”.