23 gennaio 2025 – Un’automobile che raggiunge da sola il potenziale utente, permette di guidare fino a destinazione e poi riparte in autonomia verso un parcheggio, una stazione di ricarica o un nuovo cliente. Questa è la visione di mobilità urbana del futuro che A2A e il Politecnico di Milano stanno trasformando in realtà. Il progetto, parte del programma di ricerca del MOST (Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile), mira a rispondere alle sfide della decarbonizzazione delle città, contribuendo alla riduzione del traffico e alla sostenibilità ambientale.
Recenti studi hanno evidenziato che le auto vengono
utilizzate in media solo 70 minuti al giorno, restando inattive per il 95% del
tempo. Inoltre, in Europa, percorrono mediamente solo 10mila chilometri l’anno.
Questi dati sottolineano la necessità di adottare nuovi modelli per una
mobilità urbana più efficace e sostenibile.
A Brescia è stato compiuto il primo importante passo in
questa direzione: una Fiat 500 elettrica ha percorso il suo primo chilometro in
modalità di guida totalmente autonoma, dando il via a una sperimentazione
innovativa. L’obiettivo è ridefinire il concetto di auto condivisa: l’utente
non dovrà più raggiungere il veicolo e gli operatori non avranno più bisogno di
un elevato numero di auto per rendere capillare il servizio. Per la prima volta
in Italia viene avviata una serie di test su strade aperte al traffico, in modo
da analizzare l’interazione tra questa tipologia di vettura e la complessità
della mobilità di una città.
Con questa sperimentazione, A2A, Politecnico di Milano e
MOST intendono sviluppare un modello di car sharing unico in Europa. Il
progetto unisce le potenzialità dell’auto elettrica a quelle della guida
autonoma, proponendo un nuovo paradigma di mobilità urbana, riducendo il numero
di auto circolanti in città e trasformando il servizio in un’esperienza più
pratica e agevole.