14 gennaio 2025 - Il correttivo al nuovo codice degli appalti fortemente voluto dal vice presidente del Consiglio e ministro Matteo Salvini contiene una robusta valorizzazione delle micro, piccole e medie imprese (MPMI).
Si tratta di un decreto legislativo che è entrato in
vigore alla fine dell’anno scorso.
Tra le novità più significative volte a favorire la
partecipazione delle micro, piccole e medie imprese nelle procedure di
affidamenti pubblici, si segnalano le seguenti misure:
- in materia di subappalto, prevedendo che nei medesimi
contratti si debba stabilire una quota riservata, pari al 20 per cento delle
prestazioni, in favore delle PMI. A tale previsione si può derogare solo nei
casi in cui la stazione appaltante accerti l’impossibilità di applicazione di
tali soglie, da motivare nella delibera a contrarre. Inoltre, è stata prevista
l’obbligatorietà dell’inserimento di clausole di revisione prezzi riferite alle
prestazioni o lavorazioni oggetto del subappalto o del subcontratto, ciò anche
al fine di tutelare, in particolar modo, le micro, piccole e medie imprese che
risultano maggiormente coinvolte dai subaffidamenti;
- in materia di contratti riservati, prevedendo che, per
gli affidamenti sottosoglia europea, le stazioni appaltanti e gli enti concedenti
possono riservare il diritto di partecipazione alle procedure di affidamento
(ovvero la sola esecuzione) a piccole e medie imprese;
- in materia di suddivisione in lotti, prevedendo la
possibilità di aggiudicare “lotti quantitativi” anche in assenza del requisito
di “autonomia funzionale” del lotto stesso che, di fatto, limitava l’utilizzo
di tale modalità di affidamento. Ciò, al fine di dare concreta attuazione alla
ratio dell’istituzione della suddivisione in lotti che è volta a garantire una
maggiore partecipazione alle procedure di gara delle MPMI;
- in materia di accordo di collaborazione, prevedendo
espressamente che tra gli obiettivi collaterali dell’accordo, volti al
conseguimento di premialità, possa essere ricompresa la promozione della
partecipazione ai subappalti o sub-contratti delle piccole e medie imprese con
sede operativa nell’ambito territoriale di riferimento delle prestazioni.
Inoltre, il correttivo apporta modifiche che,
trasversalmente, incidono positivamente sulla valorizzazione delle MPMI.