9 dicembre 2024 - È stato presentato questa mattina a Genova il Position Paper di Assiterminal contenente le proposte finalizzate a garantire competitività e sostenibilità al sistema portuale italiano, ponendo al centro il ruolo strategico dei porti per l’economia nazionale e internazionale.
Articolato in quattro macro-aree fondamentali – lavoro,
governance, transizione energetica e transizione digitale – il documento, già
condiviso con il Governo, identifica 23 azioni concrete e realizzabili nel
2025.
“Si parla molto di portualità, poco dei terminal, delle imprese portuali che la fanno vivere, che generano traffici e lavoro”
– ha
sottolineato il Presidente di Assiterminal Tomaso Cognolato.
“Il sistema portuale ha bisogno di una governance semplificata e centrale e di azioni condivise, non più rinviabili. Le nostre proposte rappresentano un piano per modernizzare i porti italiani e renderli più sostenibili, competitivi e allineati agli standard internazionali. Stiamo lavorando assiduamente anche con il sistema confederale per delineare una serie di proposte in questa direzione. Gli scenari geopolitici e economici, anche a detta degli analisti, non ci forniscono dati incoraggianti sul trasporto merci nei porti italiani per il 2025.
Immaginiamo quindi una tendenza analoga a quella di quest’anno per tutto il comparto merci, che ricordiamo si discosta ben poco dal 2023 soprattutto se teniamo conto dell’aumento di volumi del transhipment rispetto ai porti/terminal gateway.
Analoga incertezza verso le rinfuse alimentari, tranne forse quelle liquide, mentre l’automotive e i RoRo offrono spunti di ottimismo e quindi di tassi costanti di crescita.
Attendista anche il settore delle merci varie/general cargo che comunque conta di consolidare le quote di mercato acquisite”.
L’unico comparto di cui si ha contezza di crescita
rilevante resta quello crocieristico che dovrebbe regalare nuovi record di
passeggeri movimentati.