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“Formula Palermo” per la rigenerazione sociale e urbana

“Formula Palermo” per la rigenerazione sociale e urbana

11 dicembre 2024 - La “formula Palermo": questa in sintesi la sfida del recupero sociale delle comunità portuali, superando quindi lo schema del recupero a uso urbano, spesso nella formula di parchi di divertimento, che ha caratterizzato molti interventi attuati in altre città portuali europee.

Il Palermo Marina Yachting, un anno dopo, è parte integrante della città; il lavoro è stato radicale.

Sull’area dell’ex molo Trapezoidale sono stati:

- Demoliti 30.000 metri cubi di edifici fatiscenti

- Effettuati, caso di fatto unico nel panorama portuale italiano, dragaggi per oltre 30 milioni consentendo per la prima volta l’ingresso in porto delle grandi navi da crociera

- Abbattute due gru inutilizzate da decenni e 29 silos, per altro ripagando l’operazione attraverso la vendita dei materiali ferrosi derivati dalla demolizione

- 50.000 metri quadri interamente risanati e diventati il “nuovo centro urbano” di Palermo

- 600 milioni investiti, spesi e tradotti in nuove opere nel solo porto di Palermo

Investiti complessivamente 1 miliardo e duecento milioni, considerando anche gli interventi effettuati a Trapani, Termini Imerese, Porto Empedocle, Gela e Licata

Realizzati un modernissimo terminal crociere e un terminal per aliscafi

 “Prima era un sogno, poi si è trasformato in una volontà precisa che è stata compresa dalla comunità: quella di trasferire nella città un nodo integrato, un vero e proprio asset economico, ma anche sociale, inseguendo – ha affermato Pasqualino Monti, Presidente della Autorità di Sistema Portuale del mare di Sicilia occidentale – una parola d’ordine: riordinare. Creare spazi precisi e percepibili immediatamente per le differenti attività del porto, facendo del porto stesso una parte integrante della città, in ciò trasformando un’industria complessa in un sistema che fosse, come accaduto, vissuto e avvertito come parte integrante della comunità cittadina”.

“Oggi a Palermo il Waterfront è un luogo polifunzionale – spiega Monti – dove il lavoro incontra il tempo libero, l’architettura celebra l’ambiente e la tecnologia abbraccia la sostenibilità. È uno spazio vivo, che cresce con la città e la sua comunità. La trasformazione del porto di Palermo non è solo un progetto infrastrutturale, ma una nuova idea di città: aperta, dinamica e pronta a dialogare con il Mediterraneo e con il mondo”.

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