14 novembre 2024 - L’intelligenza artificiale gestisce la complessità delle pratiche doganali. SDC, lo storico spedizioniere doganale con sede principale al Porto di Venezia e che fa dell’innovazione e della ricerca uno dei suoi principali driver di crescita, ha infatti inserito con successo una apposita applicazione di intelligenza artificiale nella complessa ed articolata gestione delle pratiche doganali.
L’Intelligenza
Artificiale, opportunamente disegnata e addestrata è in grado da sola di
riunire i diversi documenti di ogni singola pratica, in modo rapidissimo e
preciso, abbattendo almeno del 20% il tempo necessario ma soprattutto riducendo
quasi a zero gli errori. Inoltre questo applicativo elaborato specificamente
per SDC da una software house specializzata, contribuisce ad assicurare la
sicurezza dei dati, la loro custodia e permette di rintracciare in tempi
brevissimi, anche a distanza di anni qualsiasi pratica.
Stefano Coccon
presidente di SDC Servizio Doganale Containers spiega: “Appena abbiamo capito
che le applicazioni di Intelligenza Artificiale erano davvero una realtà che
era possibile impiegare anche in un settore così specifico come il nostro
abbiamo deciso che volevamo sperimentarle. Non è stato facile perché era
necessario un lavoro in strettissima collaborazione tra noi, che conosciamo la
complessità di queste pratiche, e chi doveva costruire l’applicazione in modo
che alla fine avessimo davvero un software innovativo, sicuro, affidabile e
soprattutto che ci facesse fare un salto avanti nella nostra gestione documentale. Stiamo lavorando adesso per un upgrade che
permetterà al software di controllare anche la correttezza, ad esempio, della
compilazione dei campi dei tanti documenti che compongono una pratica. Sembra
una cosa secondaria, ma gli errori formali sono soggetti comunque a sanzioni
anche importanti e ora alcune incongruenze non sono più considerate come
infrazioni amministrative ma come violazioni penali. E’ necessario quindi fare
in modo che questi errori, possibili nella mole dei documenti generati in un
anno, non accadano più. Innovare è nel nostro DNA e questa non è che la prima
applicazione di Intelligenza Artificiale che adottiamo, presto ce ne saranno
altre”.