16 novembre 2024 - Un nuovo importante passo per lo sviluppo del porto di Ancona. La Regione Marche ha trasmesso all’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico centrale l’autorizzazione ambientale per il dragaggio delle banchine del molo sud e della nuova darsena dello scalo, dalla 19 alla 26. Un progetto che consentirà di realizzare il primo dragaggio complessivo del bacino portuale commerciale e che cambierà la posizione competitiva dello scalo trasformandolo in un’infrastruttura fra le migliori nel bacino adriatico per fondali, seconda solo a Trieste.
L’atto
regionale prevede l’autorizzazione ai lavori di dragaggio e alla successiva
immersione in mare e in vasca di colmata, a seconda della classificazione dei
sedimenti, nel rispetto di alcune prescrizioni, fra cui un monitoraggio
ambientale continuo delle attività.
L’autorizzazione
ambientale segna un fondamentale risultato di un percorso annoso, segnato da
diverse modifiche e interpretazioni della legislazione nazionale, che hanno
costretto più volte l’Autorità di sistema portuale e la Regione al riavvio
dell’iter autorizzativo. Grazie alla collaborazione con Ispra, che ha elaborato
uno specifico studio finanziato dall’Adsp, in accordo con Arpa Marche e con il
supporto scientifico dell’Università politecnica delle Marche, è stato
possibile superare gli ostacoli normativi e individuare una proposta di
soluzioni capace di assicurare una gestione compatibile dei sedimenti.
L’area
interessata dall’escavo ha una superficie complessiva di 361.992 metri quadrati
per un totale di circa 1.059.232 metri cubi di sedimenti da movimentare. Del
totale del materiale, circa 71.000 metri cubi andranno nella vasca di colmata
del porto e 988.232 metri cubi circa saranno portati nella nuova area a mare
Marche Centro, a sei miglia nautiche di fronte allo scalo dorico. Una zona di
immersione a mare individuata dopo approfonditi studi ambientali e marini di
Cnr-Irbim e dell’Univpm su incarico dell’Autorità di sistema portuale e con il
contributo economico della Regione Marche, interessata per gli scali di rilievo
regionale di propria competenza.