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Logistica. Tiene il fatturato, ma manca una visione strategica

 

Logistica. Tiene il fatturato, ma manca una visione strategica Carlo De Ruvo

20 novembre 2024 - Fatturato a 115,8 miliardi nel 2023 per il comparto logistico, secondo l’Osservatorio Contract Logistics, e una previsione di crescita dello 0,7% quest’anno, allineata all'economia nazionale, ma a fronte di scenari internazionali estremamente incerti.

 "Non è tempo di festeggiare, però, quella che vediamo è la fotografia di un comparto che tiene e che continua a essere competitivo affidandosi principalmente alla resilienza delle sue imprese. Serve però una governance complessiva, regolatoria e infrastrutturale, che permetta al comparto di reagire alle molteplici sfide che lo attendono”; così il Presidente di Confetra, Carlo De Ruvo, nel discorso di apertura dell’Assemblea pubblica della Confederazione.

Le sfide del settore. Tema centrale, capace di metterne in discussione la tenuta, è senza dubbio la mancanza di forza lavoro. Se guardiamo unicamente alla figura degli autisti, secondo i dati IRU, in Europa ne mancano oltre 230 mila, di cui 22 mila unità solo in Italia. Ma il deficit riguarda anche operatori logistici e di magazzino, macchinisti e spedizionieri “In Italia abbiamo un serio problema di ricambio generazionale”, ricorda De Ruvo. Ma ci sono anche criticità geopolitiche e geoeconomiche, come la guerra israelo-palestinese, che sta impattando in maniera sensibile sul settore della logistica. Le nuove rotte delle merci a seguito della chiusura del canale di Suez, infatti, hanno sottoposto l’economia marittima a stimoli contrapposti. Così, se da una parte i traffici a livello mondiale sono aumentati (+5,4%), dall’altra la loro nuova distribuzione sta impattando sui porti - penalizzando quelli del Mediterraneo centrale e orientale, in particolare quelli italiani - e sta aumentando il transit time, riducendo l’affidabilità dello schedule marittimo e impedendo una pianificazione del lavoro dei terminal. Il conflitto mediorientale ha avuto effetti indiretti anche sul cargo aereo, dove si registra un generalizzato aumento del traffico mondiale di merci, con l’Italia che però cresce nei primi otto mesi del 2024 (+16,5%) più della media mondiale (+11,4%), ma con almeno un 30% di potenzialità da sfruttare dei nostri aeroporti rispetto a quelli europei, in mancanza di visione strategica sul settore e di ritardi su capacità dei voli, digitalizzazione dei sistemi e semplificazione dello sdoganamento.

 


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