29 novembre 2025 - È stato in questi giorni a Ravenna il Rappresentante dell’Agenzia per il Clima, le Infrastrutture e l’Ambiente della Commissione Europea, Julian Espina, che ha l’incarico di effettuare la visita finale del progetto “Ravenna Port Hub”.
Come aveva dichiarato il Presidente dell’Autorità
Portuale, Daniele Rossi, già qualche mese fa, i lavori sono oramai tutti
conclusi e questo sopralluogo ai cantieri del progetto (progetto al quale
l’Unione Europea ha destinato un contributo di oltre 30 milioni di euro),
decreta la conclusione di uno degli interventi strategici più importanti che il
porto di Ravenna abbia mai conosciuto.
Ricordiamo che attualmente il porto di Ravenna ha opere
in corso e di prossimo avvio per un investimento complessivo di circa un
miliardo di euro. Con il contributo ricevuto dall’Europa sono stati
approfonditi i fondali del porto a -12,50 mt., sono state rifatte banchine
esistenti ed è stata realizzata una nuova banchina di un chilometro.
Il progetto ha poi consentito di rendere disponibili 200
ettari di nuove aree logistiche, di potenziare i collegamenti stradali e
ferroviari e, attraverso un forte impulso alla digitalizzazione, rendere più
efficienti le procedure legate alle attività di carico e scarico delle merci.
Inoltre, entro il 2026 i fondali raggiungeranno l’ulteriore profondità di
-14,50. e dunque il porto disporrà finalmente di fondali adeguati ad accogliere
navi di maggiori dimensioni e quindi maggiori volumi di merci che dal porto
potranno uscire in modo ancora più rapido e sicuro.
Tutto questo senza dimenticare il percorso avviato con
investimenti importanti nella transizione energetica per una maggiore
sostenibilità ambientale delle attività portuali.
Si sta vivendo un momento che lo stesso Rossi non ha
esitato a definire “storico” per il porto di Ravenna, per la Regione
Emilia-Romagna e per il nostro Paese. Un progetto che, rendendo lo scalo
ravennate più competitivo non solo ha messo in sicurezza gli oltre 15.000 posti
di lavoro che attualmente il porto garantisce, ma ha consentito di creare
numerose nuove opportunità di impiego.