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Inaugurazione della Fabbrica Italiana dell’Innovazione

Fabbrica Italiana dell’Innovazione ha ufficialmente inaugurato il polo dell’innovazione nell’area Est di Napoli, situato negli stabili dell’ex archivio Enel a San Giovanni a Teduccio. L’incubatore di start up, recentemente al centro dell’attenzione dell’ultima edizione della Naples Shipping Week per una call for proposal incentrata sulle attività industriali sottomarine, è un progetto ideato da dodici imprenditori locali che puntano a rendere il capoluogo campano uno dei centri di riferimento per l’innovazione nei settori della “blue” e “green” economy e nelle industrie culturali e creative. L’iniziativa, come ha spiegato il presidente di Fabbrica, Fabrizio Monticelli, nasce dalla volontà di mettere in contatto in maniera diretta ed efficace il mondo produttivo, alle prese con cambiamenti sempre più profondi e dai ritmi accelerati, con quello dell’innovazione tecnologica, al fine di creare percorsi in grado di garantire a tutto il sistema Italia maggiore competitività. “Senza la cooperazione e le idee di tanti attori, i progetti non si realizzano,” ha dichiarato il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, che ha partecipato all’evento. “Ho sempre creduto che Napoli est fosse il reale patrimonio della città perché è un luogo che ha in sé valori e storia, ma dove vi sono anche spazi importanti. Napoli est oggi può e deve guardare ad una dimensione più ampia. Oggi abbiamo tutte le condizioni per poterlo fare. Il coraggio che hanno avuto i promotori di Fabbrica Italiana dell'Innovazione devono averlo tutti”.    Fabbrica Italiana dell’Innovazione si presenta non solo come un incubatore di startup, ma come un luogo dove si possa valorizzare il patrimonio locale, creando opportunità per le nuove generazioni. L’iniziativa, come ha sottolineato Monticelli, “mira a rispondere ai fabbisogni di aziende e professionisti nei settori strategici, facilitando la creazione di nuove imprese in un contesto sempre più influenzato dalle tecnologie digitali”. La fabbrica, inoltre, si propone di supportare idee che nascono dal territorio, “assicurando ai giovani la possibilità di rimanere a Napoli e contribuire attivamente allo sviluppo economico locale”. A introdurre l’inaugurazione, il direttore generale di Fabbrica, Vincenzo Liprandi, che ha sottolineato lo sforzo di riqualificazione realizzato in un luogo storico della città: “la struttura di 2500 metri quadri, di cui attualmente sono attivi circa 1200, offre spazi di coworking e postazioni per startup in fase di incubazione”. Le prime cinque startup insediate nella fabbrica si concentrano sulla Blue Economy, mentre altre venti, attualmente in fase di incubazione, si dedicano alle industrie culturali e creative.

13 novembre 2024 - Fabbrica Italiana dell’Innovazione ha ufficialmente inaugurato il polo dell’innovazione nell’area Est di Napoli, situato negli stabili dell’ex archivio Enel a San Giovanni a Teduccio. L’incubatore di start up, recentemente al centro dell’attenzione dell’ultima edizione della Naples Shipping Week per una call for proposal incentrata sulle attività industriali sottomarine, è un progetto ideato da dodici imprenditori locali che puntano a rendere il capoluogo campano uno dei centri di riferimento per l’innovazione nei settori della “blue” e “green” economy e nelle industrie culturali e creative.

L’iniziativa, come ha spiegato il presidente di Fabbrica, Fabrizio Monticelli, nasce dalla volontà di mettere in contatto in maniera diretta ed efficace il mondo produttivo, alle prese con cambiamenti sempre più profondi e dai ritmi accelerati, con quello dell’innovazione tecnologica, al fine di creare percorsi in grado di garantire a tutto il sistema Italia maggiore competitività.

“Senza la cooperazione e le idee di tanti attori, i progetti non si realizzano,”

 ha dichiarato il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, che ha partecipato all’evento. 

“Ho sempre creduto che Napoli est fosse il reale patrimonio della città perché è un luogo che ha in sé valori e storia, ma dove vi sono anche spazi importanti. Napoli est oggi può e deve guardare ad una dimensione più ampia. Oggi abbiamo tutte le condizioni per poterlo fare. Il coraggio che hanno avuto i promotori di Fabbrica Italiana dell'Innovazione devono averlo tutti”.  

Fabbrica Italiana dell’Innovazione si presenta non solo come un incubatore di startup, ma come un luogo dove si possa valorizzare il patrimonio locale, creando opportunità per le nuove generazioni. L’iniziativa, come ha sottolineato Monticelli, 

“mira a rispondere ai fabbisogni di aziende e professionisti nei settori strategici, facilitando la creazione di nuove imprese in un contesto sempre più influenzato dalle tecnologie digitali”.

 La fabbrica, inoltre, si propone di supportare idee che nascono dal territorio, 

“assicurando ai giovani la possibilità di rimanere a Napoli e contribuire attivamente allo sviluppo economico locale”.

A introdurre l’inaugurazione, il direttore generale di Fabbrica, Vincenzo Liprandi, che ha sottolineato lo sforzo di riqualificazione realizzato in un luogo storico della città: 

“la struttura di 2500 metri quadri, di cui attualmente sono attivi circa 1200, offre spazi di coworking e postazioni per startup in fase di incubazione”.

Le prime cinque startup insediate nella fabbrica si concentrano sulla Blue Economy, mentre altre venti, attualmente in fase di incubazione, si dedicano alle industrie culturali e creative.

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