28 novembre 2024 – “La sostenibilità del trasporto marittimo, fra snodo del commercio mondiale, transizione ambientale e digitale”, questo il titolo del convegno che si è tenuto al CNEL, primo di un ciclo di incontri, che ricomprende anche la mobilità terrestre e area.
Due i temi al centro dell’iniziativa, realizzata in
collaborazione con la CIU-Unionquadri e Conftrasporto. Da un lato, la
sostenibilità, che si connette direttamente alla necessità di ridurre l’impatto
delle attività antropiche ma che racchiude in sé anche l’esigenza di costruire
un percorso socialmente condiviso e volto all’interesse collettivo. Dall’altro,
la sicurezza, non solo come necessità di tutelare la vulnerabilità fisica ma,
in un mondo sempre più digitalizzato, anche come esigenza di prevenire e
contrastare gli attacchi informatici.
Il confronto ha coinvolto istituzioni, associazioni e imprese. I lavori sono stati aperti dall’intervento del presidente del CNEL Renato Brunetta:
“Il trasporto marittimo ha una funzione straordinaria. Rappresenta l’innervamento funzionale dell’economia di un Paese e del mondo intero, mettendo insieme storia, relazioni, socialità, commercio, capitale umano. Rappresenta una delle espressioni più alte dell’intelligenza umana, legata al miglioramento, al valore aggiunto e al benessere delle popolazioni. Senza trasporto marittimo precipita la civiltà. È quindi fondamentale – ha aggiunto Brunetta – capire come le tre transizioni energetica, ambientale e digitale impattano su questo settore”.
Il vice ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Edoardo Rixi, ha sottolineato il ruolo di hub strategico svolto dal nostro Paese:
“Stiamo vivendo una fase di profonda trasformazione del trasporto marittimo a livello globale. È essenziale creare un sistema che possa essere resiliente alle transizioni in atto. L’intero comparto del trasporto marittimo cresce se c'è questo collegamento su scala globale. È anche importante – ha detto il vice ministro – investire di più sulla digitalizzazione, migliorando l’efficientamento e l’interconnettività globale, e assicurare nuovi criteri condivisi in materia di manutenzione e di gestione delle infrastrutture. L’Italia continuerà a essere un hub strategico e sapremo certamente cogliere le sfide della digitalizzazione e della sostenibilità”.