26 novembre 2024 - Fermerci lancia un grido d’allarme al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al Ministro dei Trasporti e Infrastrutture Matteo Salvini e al Ministro dell’Economia e Finanze Giancarlo Giorgetti, sulla crisi del trasporto ferroviario merci, aggravata dai ritardi burocratici e dai tagli di risorse, con il rischio concreto di perdere 115 milioni di euro.
Clemente Carta, Presidente di Associazione Fermerci, ha espresso preoccupazione per lo scenario emergenziale che il settore sta affrontando: “La misura di incentivo per acquisto di Loco e Carri, introdotta nel 2021 e autorizzata dalla Commissione Europea nel 2023, non è stata ancora attuata. Questo strumento, fondamentale per incentivare l’acquisto di nuovo materiale rotabile, è stato definanziato di 55 milioni di euro nella Legge di conversione del Decreto Omnibus, pari a un taglio del 40%. Inoltre, la mancata attuazione in tempi brevi del Regolamento potrebbe causare la perdita definitiva di 115 milioni di euro, lasciando gli operatori del settore senza le coperture necessarie a sostenere investimenti già avviati.
Tra questi, l’acquisto di 196
nuove locomotive, indispensabili per rendere il trasporto merci ferroviario più
moderno ed efficiente. L’investimento effettuato dalle imprese per il periodo
di riferimento arriva a sfiorare il miliardo di euro, la sola IVA a carico
delle imprese è di importo ben più alto dell’incentivo previsto”.
La logistica ferroviaria è un asset strategico per il
Paese, ma “lungaggini burocratiche e ritardi legislativi ne ostacolano il pieno
potenziale e le imprese che vi operano e investono hanno bisogno di coerenza e
certezza delle regole” ha dichiarato Carta.
Fermerci ribadisce la necessità di sbloccare immediatamente
le risorse accantonate o, in alternativa, congelarle per ulteriori verifiche,
salvaguardando gli impegni presi dalle imprese.
“Chiediamo al Governo di agire con urgenza – ha concluso
Carta - il trasporto ferroviario merci rappresenta un pilastro fondamentale per
la sostenibilità e la competitività del nostro sistema logistico. Non possiamo
permetterci di perdere ulteriori risorse o di compromettere investimenti già
avviati”.