16 ottobre 2024 - Lo Zero Carbon Fuel Monitor (ZCFM) del Lloyd's Register Maritime Decarbonisation Hub ha evidenziato i rapidi progressi tecnologici nella gestione, nello stoccaggio e nell'utilizzo di combustibili alternativi a bordo delle navi che stanno consentendo la transizione dell'industria marittima verso combustibili a zero (o quasi zero) emissioni di carbonio.
L'ultimo aggiornamento ZCFM si concentra sulla fase
finale della catena di approvvigionamento del carburante – la nave – e offre
preziose informazioni sulla prontezza delle navi attuali per vari tipi di
carburante, tra cui ammoniaca, biocarburanti (FAME e HVO), idrogeno, metano
liquefatto e metanolo.
Il rapporto ha rilevato che i livelli di maturità
tecnologica per tutti i combustibili esaminati sono aumentati nell'ultimo anno.
Ha identificato 31 navi nella flotta esistente e nel portafoglio ordini in
grado di utilizzare l'ammoniaca, insieme a oltre 400 navi "pronte per l'ammoniaca",
principalmente nei segmenti del gas e delle navi portarinfuse. Ha anche
rilevato 315 navi in grado di utilizzare metanolo, con quasi 500 altre
classificate come "pronte per il metanolo" e 78 navi in grado di
utilizzare l'idrogeno, utilizzate principalmente nel trasporto costiero e
marittimo a corto raggio.
L'analisi indica anche un aumento delle prove e delle
applicazioni commerciali, aumentando i livelli di prontezza all'investimento
(IRL) nella fase della catena di approvvigionamento delle navi. I livelli di
preparazione della Comunità (LCR) sono in aumento, spinti dalla crescente
consapevolezza dell'urgenza di raggiungere l'obiettivo intermedio
dell'Organizzazione marittima internazionale (IMO) per il 2030 di raggiungere
il 5% di navi alimentate con combustibili a basse o zero emissioni di carbonio.
Se da un lato il rapporto riconosce i progressi compiuti,
dall'altro evidenzia le aree che necessitano di ulteriori sviluppi e
investimenti, come il miglioramento dei protocolli di sicurezza e la formazione
dell'equipaggio per la gestione di combustibili alternativi, nonché le sfide
legate agli investimenti a causa delle incertezze nella catena di
approvvigionamento, tra cui la disponibilità di carburante, le infrastrutture
portuali e i quadri normativi.