28 ottobre 2024 - 26 ottobre Amalfi è stata il suggestivo scenario della prima edizione di “Pagine d’aMare,” rassegna letteraria pensata per valorizzare il mare sia come elemento naturale essenziale sia come risorsa economica fondamentale. L’evento è frutto dell’iniziativa del Comitato Interministeriale per le Politiche del Mare (Cipom) ed è stato promosso dal Ministro per le Politiche del Mare, Nello Musumeci. La cerimonia di premiazione si è svolta presso l'antico Arsenale di Amalfi, alla presenza del ministro stesso, con il saluto inaugurale del sindaco della città, Daniele Milano.
La rassegna è stata articolata in due sezioni, narrativa e saggistica, ed è stata curata da una giuria d’eccezione, composta dal giornalista Mauro Mazza, dalla scrittrice e divulgatrice Licia Colò e da Aldo Berlinguer, professore ordinario all’Università di Cagliari. La sezione narrativa ha visto trionfare Francesco Maselli con l’opera “L’Italia ha paura del mare”, mentre per la saggistica il riconoscimento è stato assegnato a Marco Valle per “Patria senza mare.”
Oltre ai vincitori delle due sezioni principali, sono state assegnate quattro menzioni speciali. Tra i premiati, Elio Nicosia con “Il mare è vita,” Gaspare Bilardello per il saggio “Massimo Garau: la vera storia del naufragio,” Alfonso Mignone con “Nuovi studi sulla Tabula de Amalpha” e Sandro Carniel con “Il mare che sale.” La cerimonia, presentata dalla giornalista Nunzia De Girolamo, ha visto anche la partecipazione dell’autore e conduttore televisivo Giancarlo Magalli.
In particolare durante l'assegnazione del premio per la menzione speciale, l'avv. Alfonso Mignone, past president Propeller Club Port of Salerno, rispondendo alla domanda della presentatrice Nunzia De Girolamo "Perché questo tema così audace e complesso?" ha dichiarato: "Semplicemente perché Amalfi non è solo magia per tutti quelli che oggi la vanno a visitare come meta turistica planetaria ma è stata un ponte tra Latini (perché fondata da romani) Greci (perché era uno Stato satellite di Costantinopoli) e Arabi (perché con essi facevano affari e si aprirono una via privilegiata con l'Oriente). Un popolo di mercanti-navigatori-giuristi che, piuttosto che restare confinati nel loro piccolo territorio e seguire la politica estera anti-islamica papale, preferirono aprirsi al mare e all'internazionalizzazione riuscendo a creare un piccolo "Commonwealth" con le loro colonie d'Oltremare" mantenendo quegli equilibri che si sarebbero spezzati con le Crociate"“Pagine d’aMare” si propone di diventare un appuntamento annuale di riferimento per celebrare e approfondire il legame tra letteratura e mare, in una cornice storica e culturale che esalta il ruolo della costa amalfitana.