16 ottobre 2024 - Si è tenuta, presso il Circolo ricreativo CAP di Genova, la conferenza stampa dal titolo “Il Porto di Genova Tradito”, organizzata dal Movimento Indipendenza. L’incontro ha visto la partecipazione di Gianni Alemanno, Segretario nazionale del Movimento, Michele Geraci, professore alla New York University di Shanghai e responsabile esteri del Movimento, e Alessandro Rosson, candidato alla Presidenza della Regione Liguria. Durante l'evento, i relatori hanno discusso le conseguenze dell’abbandono dell’accordo della Via della Seta da parte del governo Meloni e la gestione delle concessioni demaniali del porto.
“Stimiamo che il ritorno nella Via della Seta possa
portare il traffico di container a circa 5 milioni, con la creazione da 5.000
fino a 10.000 nuovi posti di lavoro”, ha dichiarato Gianni Alemanno. Gli esempi
del porto del Pireo e di Vado Ligure, che hanno visto aumentare il traffico
grazie agli investimenti cinesi, sono stati citati come modelli di successo che
Genova potrebbe emulare.
I partecipanti hanno inoltre sottolineato l'importanza di
trasparenza sui risultati della Commissione ministeriale sulle concessioni
demaniali del Porto di Genova. “Siamo in attesa dei risultati, che dovevano
essere presentati il 22 settembre, e della nomina del nuovo Presidente dell’Autorità
Portuale. Solo con chiarezza e riforme attrarremo nuovi investitori”, ha
affermato Alessandro Rosson.
Michele Geraci, nel suo intervento, ha evidenziato come
l'uscita dalla Via della Seta abbia favorito altri porti europei. “Se non
agiamo rapidamente, le merci continueranno a essere dirette verso altri scali
europei, portando ricchezza e occupazione fuori dall’Italia”, ha concluso.
Il Movimento Indipendenza ha ribadito la richiesta di
rientrare nell’accordo della Via della Seta, sottolineando i vantaggi economici
e strategici per il porto di Genova e la Liguria.