26 ottobre 2024 – Per l’Italia il 2023 è stato un anno caratterizzato dalla debolezza delle attività industriali, scese del 2% rispetto al 2022, un trend negativo confermato anche nei primi sei mesi del 2024. Il primo semestre del 2024 ha evidenziato, inoltre, un rallentamento degli scambi con l’estero: nel primo semestre del 2024 le esportazioni sono calate, rispetto allo stesso periodo del 2023, dell’1,8%, mentre le importazioni sono diminuite dell’8,2%. È questa la fotografia che emerge dal 23o “Fedespedi Economic Outlook”, l’osservatorio quadrimestrale sull’andamento del trasporto merci internazionale della Federazione Nazionale Imprese di Spedizioni Internazionali.
“Le esportazioni verso alcuni dei mercati strategici per
il nostro Paese - ha spiegato Alessandro Pitto, Presidente di Fedespedi
(Federazione Nazionale Imprese di Spedizioni Internazionali) - sono in
difficoltà a causa della contrazione della domanda interna: nel primo semestre
2024 l’export italiano è sceso del 12,2% verso l’Austria, del 18,6% verso la
Svizzera e del 26,5% verso la Cina. Questa tendenza incide anche sulla
performance dei porti italiani (-0,6% di traffico container nel primo semestre
del 2024). La priorità di Fedespedi è lavorare sulla capacità di attrarre
traffico ed è in quest’ottica che abbiamo rilevato alcune criticità nella
recente riforma doganale che se non opportunamente e tempestivamente riviste
potranno determinare il reale rischio di distorsione dei traffici (comunicato
stampa Fedespedi)”.
I report quadrimestrali “Fedespedi Economic Outlook”
riportano una raccolta dei dati più aggiornati sul contesto macroeconomico
(Pil, commercio internazionale, ecc.), gli ultimi indicatori sull’import-export
italiano, le tendenze nello shipping internazionale, il traffico aereo cargo e
i valichi alpini.
Lo studio integrale è disponibile sul sito di Fedespedi,
nella sezione Centro Studi.