17 ottobre 2024 - Secondo quanto riportato da Reuters, mercoledì un gruppo di paesi composto da 10 stati guidato dalla Cina ha criticato quelle che ha definito misure commerciali protezionistiche, parte di un crescente stallo tra Pechino e i paesi occidentali sui dazi sui prodotti cinesi.
Anche la Shanghai Cooperation Organisation (SCO), un
gruppo politico e di sicurezza eurasiatico, ha attaccato le "sanzioni
unilaterali" in quanto gli stati membri Iran e Russia affrontano
restrizioni al commercio. Le critiche sono arrivate in una dichiarazione
congiunta, in seguito a un incontro dei capi di governo della SCO a Islamabad,
firmata da 10 paesi, tra cui Cina, Russia, Iran, India e il Pakistan ospitante.
La dichiarazione afferma che i 10 stati membri,
rappresentati da sette primi ministri, "considerano importante continuare
gli sforzi congiunti per contrastare le misure commerciali protezionistiche che
sono contrarie alle regole del WTO". Gli Stati Uniti e il Canada hanno
aumentato le tariffe sui prodotti cinesi come veicoli elettrici, alluminio e
acciaio, e l'Unione Europea è pronta a fare lo stesso. Pechino ha definito le
mosse discriminatorie e ha risposto con azioni simili mentre la situazione di
stallo si intensifica.
La SCO ha anche affermato che "l'applicazione
unilaterale di sanzioni" è contraria al diritto internazionale e ha un
impatto sui paesi terzi. Russia e Iran, entrambi membri della SCO, affrontano
sanzioni dall'Occidente. Entrambi possiedono alcune delle maggiori risorse
energetiche del mondo. Le sanzioni hanno fatto sì che i paesi più piccoli si
siano allontanati dal commercio con i due, anche se economie più grandi e
influenti, come Cina e India, continuano ad acquistare energia da loro. Il
Pakistan, affamato di energia, non importa gas o carburante dal vicino Iran
nonostante la sua convenienza, e un gasdotto tra i due si è bloccato a causa
del timore di sanzioni statunitensi da parte di Islamabad.