18 ottobre 2024 - Finalmente archiviata, e in modo definitivo, la posizione di quattro fra Dirigenti e impiegati della AdSP del basso Tirreno e Jonio, denunciati alla Autorità giudiziaria da una dipendente dell’Ente per presunte irregolarità nella composizione di Commissioni giudicatrici nei pubblici concorsi avviati alla fine del 2022 dall’Ente.
Riepiloghiamo i fatti, che risalgono al settembre 2023,
epoca in cui, per la carenza di personale dipendente, l’AdSP promosse 13
concorsi pubblici, sottoscrivendo i bandi e formando le Commissioni
giudicatrici, avvalendosi di prestigiose figure “esterne” attinte fra i ruoli
della Avvocatura Distrettuale dello Stato di Catanzaro, ma anche fra i
Dirigenti, quadri ed impiegati dell’Ente, per coprire le Commissioni e le
relative Segreterie.
Una dipendente dell’Ente, all’epoca responsabile
Anti-corruzione, segnalò talune irregolarità nelle dichiarazioni del personale
partecipante alle Commissioni giudicatrici, che – ricordiamo - non può fare
parte, anche con compiti di Segreterie a tali Commissioni, ove avesse riportato
condanne passate in giudicato per reati contro la Pubblica Amministrazione.
Confermando l’Ente ugualmente la composizione delle
Commissioni, la responsabile della anti-corruzione denunciò alla Procura della
Repubblica del Tribunale di Palmi il Dirigente Pasquale Faraone e gli impiegati
Mario Piromalli, Luigi Errante e Antonio Rizzuto, per c.d. “dichiarazioni
mendaci alla P.A” ex art. 490 c.p..
Si ricorderà che, all’epoca, il Segretario Generale –
Amm. Pietro Preziosi - giudicò negativamente l’atteggiamento della dipendente,
irrogandole una lieve sanzione disciplinare, destando la reazione della
Autorità nazionale Anti-corruzione a tutela della stessa dipendente, ed anche
uno sgradevole rilievo mediatico.
Dopo indagini durate più di un anno, la Procura di Palmi
ha richiesto al GIP la archiviazione delle accuse per tutti i dipendenti per la
completa “insussistenza del fatto”. A fronte di tale richiesta la denunciante
si oppose, con una mera rivisitazione in chiave critica delle conclusioni del
PM e senza richiesta di integrazione probatoria.
Infine, con Ordinanza di archiviazione dell’aprile
scorso, il GIP del Tribunale di Palmi ha definitivamente archiviato tutte le
accuse, in primis per la inammissibilità della opposizione della denunciante, e
per la impossibilità di sostenere in giudizio una qualsivoglia accusa, avendo i
denunciati correttamente dichiarato di non essere mai stati condannati, con
sentenza passata in giudicato, per reati contro la PA.
Né si poteva ipotizzare alcuna forma di risvolto penale
per il Segretario Generale Amm. Preziosi, per non aver vigilato o chiesto
chiarimenti di sorta.
“Esprimo le più vive soddisfazioni per questa
archiviazione, non avendo mai nutrito il minimo dubbio sull’operato e sulla
veridicità delle dichiarazioni dei miei più stretti collaboratori, e anche del
Segretario Generale, sulle cui decisioni ci fu piena sintonia, a cui solo oggi
si rende piena giustizia e avendo scelto di non farlo nella immediatezza del
fatto per motivi estranei alla volontà dell’Ente”.