12 ottobre 2024 - Il forum internazionale “Un Mare di Svizzera”, giunto alla sua settima edizione e ospitato a Lugano, ha messo in luce il ruolo crescente del Mediterraneo e, in particolare, dei porti italiani dell’alto Tirreno (Genova e Savona) come hub strategici per l’interconnessione commerciale europea. Questo avviene in un contesto di crisi logistica internazionale, in cui i porti tedeschi stanno soffrendo, e le tensioni globali hanno ridotto drasticamente il transito navale attraverso il Canale di Suez, portando così a un riequilibrio dei flussi marittimi a favore dell'Italia e dei paesi circostanti.
Il sistema portuale di Genova e Savona, grazie alla costruzione di nuove infrastrutture come la diga in acque profonde, punta a diventare un punto di riferimento non solo per il nord-ovest italiano e l’Europa centrale, ma anche come nodo di distribuzione per tutto il Mediterraneo orientale, compreso l’Adriatico. La diga, una delle più rilevanti opere infrastrutturali portuali in Europa, sarà in grado di accogliere le navi portacontainer di ultima generazione, ampliando la capacità e l’efficienza logistica dell’area.
Edoardo Rixi, Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha annunciato in occasione del forum che i lavori sulla diga sono in anticipo rispetto al cronoprogramma iniziale. L’infrastruttura potrebbe essere completata entro la fine del 2026 o all’inizio del 2027, anziché nel 2030 come previsto inizialmente. Questo anticipo consentirà di rafforzare più rapidamente il ruolo di Genova come hub cruciale per il Mediterraneo.
Anche Fabio Regazzi, Consigliere agli Stati, ha evidenziato la necessità di migliorare il coordinamento delle politiche di trasporto, soprattutto tra la Svizzera e i paesi confinanti. Rixi ha confermato un dialogo sempre più stretto con il Ministro svizzero Rösti per sincronizzare la tempistica dei lavori del Terzo Valico, una componente fondamentale per potenziare il collegamento tra il sistema portuale italiano e la rete ferroviaria svizzera ed europea.
L’evento ha così sottolineato come le collaborazioni transfrontaliere e un potenziamento delle infrastrutture italiane e svizzere possano diventare determinanti per rilanciare e stabilizzare il ruolo strategico del Mediterraneo nell’economia globale, specialmente in un periodo di cambiamento e turbolenze come quello attuale.