14 settembre 2024 - “Chiediamo un impegno a chi sarà candidato alla Presidenza della Regione: la portualità deve essere al centro del programma con tutto ciò che ad essa si lega, come ad esempio, le grandi opere. Senza crescita dei porti non ci può essere sviluppo per la Liguria”.
La richiesta, forte e sostenuta dai numeri, arriva da
Giampaolo Botta, Direttore Generale Spediporto.
“Sondaggi e report degli ultimi mesi – spiega Botta – testimoniano quanto sia importante il sistema portuale ligure per l’economia regionale e italiana. E lo sanno bene anche i nostri concittadini: meno di un anno fa il sondaggio Tecnè per Primocanale aveva evidenziato come, per i liguri, il porto fosse nettamente prioritario (49%), rispetto agli altri settori economici (il turismo, ad esempio, si attestava al 22%). Senza dimenticare il ruolo di “motore occupazionale”, un aspetto della portualità ligure ancora più importante, alla luce dei dati Istat che segnalano, negli ultimi tre mesi, una battuta d’arresto per la nostra regione con gli occupati in calo del 2,3% mentre il resto del Nord Ovest ha continuato a crescere”.
I numeri confermano poi, come quello ligure sia il
sistema regionale più performante. Infatti, leggendo i dati del 2023 e
accorpandoli per regioni, la Liguria ha toccato 75 milioni 429 mila tonnellate
di merce movimentata dagli scali di Genova, Savona-Vado e La Spezia; otto
milioni di tonnellate in più rispetto alla Sicilia mentre, più distanziate sono
Friuli Venezia Giulia, Calabria, Toscana.
“Il risultato della Liguria – osserva il Direttore Generale Spediporto – è frutto si, del secondo porto italiano, ovvero Genova. Ma Savona-Vado e La Spezia movimentano anch’essi numeri importanti, rispettivamente con 15 milioni 162 mila e 12 milioni 438 mila tonnellate di merce. La nostra è una regione portuale a tutto tondo e in cui, dunque, gli argomenti che riguardano questo settore devono essere centrali anche per l’agenda politica regionale”.