30 agosto 2024 - Il dibattito sull'affidamento della gestione del terminal traghetti e passeggeri di Milazzo si è intensificato, soprattutto dopo l'ultima procedura di gara conclusasi senza esito positivo il 19 luglio 2024. La gara, indetta dall’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto (AdSP) per la concessione demaniale marittima decennale delle aree afferenti al terminal, non ha ricevuto alcuna offerta, spingendo l'AdSP a riformulare il bando con una revisione delle condizioni economiche. Il nuovo bando ha abbassato il fatturato minimo richiesto da 400.000 a 200.000 euro, nella speranza di attrarre un maggior numero di operatori economici.
Tuttavia, la questione centrale non è solo economica, ma riguarda soprattutto le carenze infrastrutturali che impediscono il pieno sfruttamento delle potenzialità del terminal di Milazzo. Vincenzo Franza, presidente di Caronte & Tourist Isole Minori (C&T IM), ha sottolineato come il dibattito pubblico si sia concentrato quasi esclusivamente sul terminal passeggeri per mezzi veloci, trascurando un altro aspetto cruciale: la stazione marittima di Acqueviole.
Questa stazione, destinata a servire i traghetti, è dotata di due fabbricati, parcheggi, biglietterie e servizi igienici. Tuttavia, rimane sottoutilizzata a causa del mancato completamento della bretella parallela a Via Tindaro La Rosa, che avrebbe dovuto collegarla direttamente al porto. L'assenza di questa infrastruttura critica costringe i passeggeri a utilizzare la viabilità cittadina, con inevitabili disagi per la circolazione e un impatto negativo sulla qualità del servizio.
Franza evidenzia come questa "anomalia insostenibile" abbia finora impedito il pieno utilizzo del terminal di Acqueviole, trasformandolo in un peso finanziario invece che in una risorsa. Il completamento della bretella non solo permetterebbe di migliorare l'efficienza operativa del terminal, ma contribuirebbe anche a decongestionare il traffico urbano di Milazzo, alleviando i disagi per i cittadini e migliorando l'esperienza dei passeggeri.
Le preoccupazioni espresse da Franza non si limitano all'attuale fase di stallo infrastrutturale, ma si estendono anche al futuro del servizio. Dopo dodici anni di gestione da parte della sua azienda, il timore è che senza le necessarie migliorie, la qualità del servizio possa degradare, compromettendo la capacità di rispondere adeguatamente alle esigenze sia dei vettori che dei passeggeri.
Franza conclude il suo intervento con un appello all’Autorità Portuale affinché si impegni nel completamento delle infrastrutture mancanti. Solo così sarà possibile realizzare appieno il potenziale della stazione marittima di Acqueviole, garantendo un servizio efficiente e sostenibile per la comunità di Milazzo e per i numerosi viaggiatori che transitano attraverso il suo porto.
In un contesto in cui la gestione dei terminal marittimi assume un ruolo sempre più centrale per lo sviluppo economico e sociale delle aree portuali, la risoluzione delle problematiche infrastrutturali di Milazzo diventa una priorità non solo per gli operatori del settore, ma per l'intera collettività.