12 agosto 2024 – Come riportato da Panafricanvisions in un articolo a firma di Adonis Byemelwa, il panorama energetico della Tanzania è scosso da un’imponente controversia legale, che vede Orca Energy Group Inc., società quotata a Toronto e con sede nelle Isole Vergini Britanniche, avviare una causa da 1,2 miliardi di dollari contro la Repubblica Unita di Tanzania e la Tanzania Petroleum Development Corporation (TPDC).
Il cuore del contenzioso risiede nelle presunte violazioni degli accordi contrattuali e dei trattati d’investimento da parte della Tanzania, violazioni che Orca, attraverso le sue sussidiarie PanAfrican Energy Tanzania (PAET) e Pan African Energy Corporation Mauritius (PAEM), sostiene abbiano gravemente leso i propri diritti. In particolare, la società denuncia il rifiuto da parte della TPDC di approvare nuove condizioni commerciali per il gas, nonostante la scadenza di alcuni accordi di produzione condivisa (PSA).
Il governo tanzaniano, per voce del Vice Ministro dell'Energia Judith Kapinga, ha confermato di essere impegnato in negoziazioni con Orca, esprimendo fiducia in una possibile risoluzione amichevole, sebbene non escluda l'eventualità di un ricorso in tribunale.
Il nodo centrale del conflitto è legato alla licenza di sviluppo del giacimento di Songo Songo, concessa nel 2001 e finalizzata alla produzione di gas per la generazione di energia a Dar es Salaam, la cui validità è terminata il 31 luglio 2024. La PAET accusa la TPDC di non aver rispettato le richieste di estensione della licenza, alimentando un’escalation che ha portato alla minaccia di esproprio dei loro beni.
Questa disputa arriva in un momento in cui la Tanzania sta affrontando altre controversie internazionali costose. Recentemente, il governo ha raggiunto accordi per risolvere contenziosi con Indiana Resources Limited e Winshear Gold Corp, con esborsi di decine di milioni di dollari.
In questo contesto, si solleva la questione della gestione dei contratti con gli investitori esteri. Critiche sono state mosse riguardo alla mancanza di trasparenza e al ruolo marginale del Parlamento nella supervisione di tali accordi, considerati potenzialmente dannosi per le finanze pubbliche e lo sviluppo del paese.
Questa vicenda sottolinea l'importanza di una maggiore trasparenza e di una rigorosa supervisione parlamentare nelle trattative contrattuali, al fine di proteggere gli interessi nazionali e garantire un’economia più stabile e giusta per la Tanzania.