19 agosto 2024 - L'Indonesia ha esortato le navi bunker convenzionali a trasportare fino a miscele di biocarburanti B30 nella sua proposta all'IMO in vista dell'82a riunione del Comitato per la protezione dell'ambiente marino (MEPC 82) del mese prossimo, secondo ENGINE.
Il paese sostiene che questa proposta contribuirà a
raggiungere l'obiettivo di zero emissioni nette per il settore marittimo.
"Se la discussione sui requisiti per il trasporto di biocarburanti non
continua, potrebbe ostacolare il raggiungimento delle emissioni nette zero,
specialmente nei paesi produttori di biocarburanti/biodiesel", si legge
nella proposta.
Le attuali norme dell'IMO limitano le navi oceaniche al
trasporto di miscele di biocarburanti fino a B25 (25% di componenti di
biocarburanti miscelati con il 75% di carburante convenzionale). Le miscele di
biocarburanti che superano questo limite, ossia più di B25, dovranno essere
trasportate su chimichiere IMO di tipo 2 invece che su navi bunker
convenzionali. Questa restrizione si è rivelata un ostacolo normativo
nell'adozione dei biocarburanti, sostiene l'Indonesia.
La proposta dell'Indonesia si basa su due proposte
presentate prima della riunione MEPC 81 dell'IMO tenutasi a marzo di
quest'anno. Una di queste proposte è stata presentata dall'International Bunker
Industry Association (IBIA), con sede a Londra, mentre la Corea del Sud e
l'India hanno presentato congiuntamente l'altra proposta.
La Corea del Sud e l'India, nella loro proposta congiunta
al MEPC 81, hanno chiesto alla commissione di emettere una circolare
provvisoria che consenta alle navi convenzionali di trasporto di miscele di
biocarburanti fino a B30. La proposta ha evidenziato la necessità di una
revisione in quanto i biocarburanti fino a B30 sono per lo più preferiti nel
mercato dei bunker.
Nel frattempo, l'IBIA ha osservato nella sua proposta che
le navi impegnate nel bunkeraggio non possono attualmente trasportare miscele
di biocarburanti superiori al 25% anche all'interno delle acque portuali.
L'associazione ha aggiunto che la questione rappresenta un "potenziale
impedimento all'adozione globale dei biocarburanti". L'IBIA ha sostenuto
che ciò rappresentava anche una sfida più grande per la decarbonizzazione del
settore marittimo e l'attuazione della strategia IMO 2023 sui gas serra.
Il MEPC dell'IMO si riunirà a Londra tra il 30 settembre
e il 4 ottobre per discutere le misure di riduzione delle emissioni.