8 luglio 2024 - L’ingresso di Lufthansa nel capitale azionario di ITA segna un momento molto importante nel percorso di rilancio dell’azienda e del trasporto aereo italiano. L’autorizzazione dell’antitrust europeo consente ora di completare gli accordi e puntare al closing dell’accordo per l’ingresso di LH in ITA, inizialmente in minoranza. Al di là dei remedies richiesti dall’authority Europea di cui si è già discusso a lungo e che continueranno a sembrare allo stesso tempo eccessivi per chi sostiene il deal, e poco efficaci da chi lo osteggia, credo valga la pena sottolineare tre punti fondamentali su cui questa operazione societaria inciderà:
ITA cambia pelle nel momento in cui il mercato è ai
picchi storici in termini di prezzi medi (yield) e di capacità offerta (ASK).
Si tratta di un momento positivo che ha consentito, di pari passo con la
(recente) accorta gestione, di raggiungere per la prima volta in vent’anni un
risultato operativo positivo. In questo momento ITA potrebbe in linea puramente
teorica non avere necessità di un partner per la gestione finanziaria. L’attesa
tuttavia è che nei prossimi 18-24 mesi possa esserci un’inversione del trend
sui prezzi con conseguente riemergere delle necessità di cassa per le compagnie
più piccole e più esposte alla stagionalità del traffico, quali ITA. In questo
contesto, il valore aggiunto della presenza di un partner industriale di grandi
dimensioni viene proprio dalla solidità del network offerto e dalla solidità dei
processi operativi. Di entrambi ITA potrà beneficiare indipendentemente
dall’entità dei remedies imposti.
Per ITA il
matrimonio con LH non cancella, anzi accelera, la necessità di rafforzare
alcuni elementi fondamentali del business in modo strutturale: ottimizzazione e
graduale sviluppo del network offerto; più elevata utilizzazione della flotta;
ottimizzazione dei fattori e dei costi produttivi con particolare focus sulle
operazioni di volo, il ground handling e la manutenzione; sviluppo della
struttura commerciale e maggior presidio dei principali mercati (soprattutto in
Nord America) e segmenti di business; completamento dell’upgrade dei sistemi di
supporto e del processo di digitalizzazione dell’azienda; completamento del
percorso di centralizzazione dei processi sul cliente. Senza questi interventi
ITA non rappresenterà la scelta naturale dei passeggeri e quindi non sarà il
partner che LH ha ostinatamente cercato e scelto. Senza questi interventi, ITA
non avrà un degno peso specifico all’interno del gruppo Lufthansa in Europa e
della partnership transatlantica con United ed Air Canada.
Roberto Scaramella, Partner Oliver Wyman