20 giugno 2024 - La comunità internazionale si sta interrogando sulle ricadute che l’avvento dell’intelligenza artificiale potrebbe avere in termini occupazionali. Al timore di chi pensa che l’AI renderà alcuni lavori superflui o che farà sparire intere categorie professionali, Tomas Chamorro-Premuzic, rinomato esperto di psicologia del business e gestione dei talenti, risponde evidenziando come l’AI possa essere un alleato strategico per una carriera di successo.
In occasione della lezione magistrale tenuta alla 24ORE
Business School di Milano, Tomas Chamorro ha illustrato agli studenti come
l’intelligenza artificiale possa supportare i professionisti in ogni fase del
loro percorso, dal primo colloquio fino alla costruzione della leadership.
Secondo Chamorro, infatti, l’AI non eliminerà categorie professionali, ma
renderà superflue alcune mansioni. “Sarà quindi necessario ripensare a come si
fanno certi lavori, spingendoci a valorizzare ciò che rende unico l'essere
umano: la capacità di prendere decisioni e la creatività per rispondere alla
prevedibilità dell’AI”. Per approfondire questo concetto, il professore ha
paragonato metaforicamente l’AI all’industria del fast food, che mette a
disposizione idee espresse e pronte all’uso: “Veloce, economica e gustosa, ma
spesso poco salutare”. Da qui il monito agli studenti della 24ORE Business
School: “Così come non cuciniamo una cena con il microonde quando abbiamo un
ospite importante, allo stesso modo in ambito lavorativo non potremo limitarci
a presentare tout court un’idea o un progetto semplicemente copiando e
incollando qualcosa fatto dall'AI generativa. Per poter emergere dovremo
mettere in campo le nostre abilità”.
Tra le strategie per emergere nel mondo del lavoro,
Chamorro ha parlato dell’affascinate concetto di serendipity, definendola una
virtù umana quasi dimenticata ma che permette di innovare in modi che le
macchine non possono replicare. “È necessario sviluppare la capacità di trovare
spazi bianchi per poter andare fuori dai margini”. Lavorando
sull’automatizzazione e sulla standardizzazione, l’AI offre risposte
prevedibili. “Immaginazione e creatività sono le nostre armi per affermarci nel
mondo del lavoro, integrando l’AI con soft skills quali empatia, intelligenza
emotiva e curiosità”.