5 giugno 2024 - Secondo l'ultimo Veeam® 2024 Ransomware Trends Report, il ransomware rimane una minaccia costante per le aziende e rappresenta la principale causa di interruzioni e downtime dell'IT: ciò accade perché il 41% dei dati viene compromesso durante un cyberattacco. Il report rivela che solo il 57% dei dati compromessi viene recuperato, lasciando le aziende vulnerabili a una sostanziale perdita di dati e a un conseguente impatto negativo sul business.
“Il ransomware è un dato di fatto e ha avito un impatto per 3 aziende su 4 nel 2023. L'intelligenza artificiale sta permettendo di creare una sicurezza più intelligente e avanzata, ma sta anche facilitando la crescita del volume e della complessità degli attacchi," ha dichiarato Dave Russell, Senior Vice President, Head of Strategy di Veeam. "La nostra ricerca trasmette un messaggio chiaro: gli attacchi ransomware continueranno, saranno più gravi del previsto e l'impatto complessivo costerà alle aziende più di quanto si aspettino. Le aziende devono agire per garantire la resilienza informatica e riconoscere che un recupero rapido e pulito è essenziale. Allineando i team e rafforzando la cybersecurity con backup immutabili, possono proteggere i loro preziosi dati aziendali mentre Veeam si occupa di mantenere la loro attività in funzione e al sicuro.”
La terza edizione del Veeam 2024 Ransomware Trends Report
attinge informazioni da aziende selezionate che hanno subito almeno un
cyberattacco andato a buon fine nei 12 mesi precedenti. Con 1.200 risposte
analizzate, tra cui dirigenti, professionisti della sicurezza informatica e
amministratori di backup, la ricerca fornisce una panoramica completa
dell'evoluzione del panorama delle minacce informatiche.
Gli attacchi informatici si ripercuotono sulla stabilità
finanziaria di un'azienda, ma altrettanto significativo è l’impatto che hanno
sui team e sugli individui. Quando un attacco informatico colpisce, il 45%
degli intervistati ha segnalato un aumento della pressione sui team IT e di
sicurezza. Inoltre, il 26% ha subito una perdita di produttività, mentre il 25%
ha riscontrato interruzioni dei servizi interni o legati ai clienti.