11 giugno 2024 - “Dialogo sì, ma senza la spada di Damocle del congestion surcharge”. È questa la posizione espressa a Palazzo San Giorgio da Spediporto e Fedespedi nell’incontro convocato da Autorità di Sistema Portuale per analizzare la situazione che si è venuta a creare dopo che le sigle dell’autotrasporto hanno annunciato l’intenzione di applicare una congestion fee per i ritardi nei cicli operativi portuali.
All’incontro erano presenti Giampaolo Botta, Direttore
Generale Spediporto e il consigliere Massimiliano Revello mentre Fedespedi era
rappresentata dal Presidente Alessandro Pitto.
Spediporto e Fedespedi hanno ribadito con forza la propria posizione:
“Siamo disponibili – spiega Botta - ad entrare nelle problematiche evidenziate dal mondo dell’autotrasporto, a trovare soluzioni anche da un punto di vista operativo. Però una condizione è necessaria: lo stop alla richiesta del sovrapprezzo per il tempo necessario ad un’approfondita analisi della situazione, circa un mese”. I risultati emersi – spiega ancora il Direttore Generale Spediporto - dovranno essere condivisi tra tutti gli operatori mentre ad Autorità di Sistema Portuale toccherà, poi, tradurli in nuove “regole del gioco”.
Spediporto e Fedespedi sottolineano come questo passo
avanti potrà avvenire se tutte le parti in causa si presenteranno con serietà e
voglia di trovare soluzioni concrete, senza che si debba agitare lo spauracchio
del “congestion”.
Botta ricorda come gli spedizionieri siano già fortemente penalizzati dagli innumerevoli ritardi in ambito portuale:
“Basti pensare – è il pensiero del DG Spediporto – a quelli, da noi più volte denunciati, legati a controlli sanitari. Un ulteriore aggravio di costi andrebbe a colpire indiscriminatamente gli operatori e sarebbe economicamente insostenibile”.