7 maggio 2024 -
“Non può esistere transizione energetica e specialmente decarbonizzazione senza lo sviluppo della filiera dell’idrogeno. Per raggiungere gli obiettivi di Net Zero che l’Europa si è data, è necessario pensare all’implementazione dell’idrogeno, dai settori hard to abate all’oil & gas, dalla chimica ai trasporti. E il futuro dell’idrogeno è inscindibilmente collegato al mondo delle energie rinnovabili”.
“Il gruppo Bureau Veritas lavora per fornire trasparenza e fiducia al mercato dell’idrogeno e favorire gli investimenti nella sua produzione e commercializzazione, aprendo la strada al raggiungimento del target europeo di riduzione della CO2”
afferma Diego D’Amato, Presidente e
Amministratore Delegato di Bureau Veritas Italia.
Considerando che, secondo le stime messe a punto dal
Ministero competente, l’Europa entro il 2030 dovrà disporre di 20.000.000
tonnellate annue di idrogeno per soddisfare la sua domanda, di cui 10.000.000
da importazioni extra EU, sarà necessario valutare e tracciare la produzione o
l’importazione dell’idrogeno anche mediante garanzie di origine. Lo Stato
italiano, con il sostegno dell’Unione Europea, ha dato avvio a una serie di
investimenti importanti per lo sviluppo di una filiera italiana di idrogeno,
per un totale di più di 3 miliardi di euro. Di questi, circa 500 milioni di
euro previsti dal PNRR sono stati investiti proprio per la realizzazione delle
così chiamate “Hydrogen valley” per la produzione di idrogeno verde partendo da
energie rinnovabili. Per accompagnare le future Hydrogen Valley all’interno
della Value Chain dell’idrogeno, il gruppo Bureau Veritas scende in campo con
le sue competenze in ambito studi di fattibilità.