11 maggio 2024 -
“Oggi le autorità di sistema portuale agiscono in uno scenario più difficile da anticipare e interpretare, esposte a frequenti shock geopolitici e climatici, chiamate a operare in modo adattivo e a svolgere un ruolo sempre nuovo che va al di là dell’attività ordinaria di fornitura di servizi agli operatori: servono capacità di gestione e competenze verticali per contribuire alla definizione e all’attuazione di una strategia di pianificazione energetica e ambientale e alla trasformazione infrastrutturale e digitale del Paese e dell’Europa”.
Così il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del
Mare Adriatico Settentrionale Fulvio Lino Di Blasio intervenendo al festival De
Portibus, in corso a La Spezia, nell’ambito del summit tecnico “Porti del mondo
a confronto. Cambia il mondo, cambiano i porti? Nuove grandi opere e nuove
rotte”.
“Come sistema portuale del Veneto - conclude Di Blasio - lavoriamo quotidianamente per essere in linea con questa tendenza e gestire al meglio anche le sfide proprie dell’area del Nord Adriatico. Tra le varie progettualità, puntiamo molto su intermodalità ferroviaria e accessibilità nautica, basando le nostre scelte progettuali su un approccio analitico e scientifico per poter analizzare scenari e soluzioni innovative capaci di spingere le esigenze portuali in equilibrio con il nostro delicato ambiente lagunare. È quanto stiamo facendo nei progetti di fattibilità tecnico economica alla base degli escavi manutentivi dei canali Vittorio Emanuele III e Malamocco Marghera e per la realizzazione del nuovo sito di conferimento dei sedimenti portuali”.