23 aprile 2024 - Crisi del Mar Rosso, pandemia da Covid e contromisure, invasione in Ucraina, crisi energetica e alimentare, carenza di materie prime e di manodopera hanno causato un allungamento dei tempi di consegna delle merci che stressa le catene di approvvigionamento e, per primi, gli uffici acquisti delle aziende.
Confartigianato ha calcolato l'entità dell'impatto
causato dalla riduzione del traffico delle navi mercantili tra l'Oceano Indiano
e il Mar Rosso sui flussi commerciali dell’Italia e ha stimato che il Belpaese
perde 95 milioni di euro al giorno. Le catene di approvvigionamento vivono così
di interruzioni, blocchi, chiusure e restrizioni che causano ritardi nelle
distribuzioni, aumento dei prezzi e scarsità di materie prime.
Ma come si stanno comportando i buyer? Secondo
un’indagine condotta dalla piattaforma di supply chain collaboration in cloud
IUNGO somministrata a un campione di 5241 persone tra Responsabili Supply
Chain, Responsabili Qualifica Fornitori, Responsabili Acquisti e buyer, il 40%
delle aziende non utilizza ancora un sistema per la valutazione dei fornitori,
il 30% di loro dichiara di farlo con strumenti destrutturati e il 30% con un
tool digitale.
“Un processo di qualifica dei fornitori ottimale include
una valutazione iniziale, seguita da un monitoraggio continuo per assicurarsi
che i fornitori mantengano i criteri e gli standard nel corso della
collaborazione.” - dichiara Antonella Sibio, Marketing Manager di IUNGO.
L’8% degli intervistati, poi, afferma di non misurare mai
le performance dei fornitori, il 23% di compiere l’attività mensilmente, il 54%
ogni 3-6 mesi e il 15% ogni 12 mesi.
“L'implementazione di un sistema di misurazione delle
performance dei fornitori mediante l'utilizzo di KPI consente alle aziende di
esercitare un controllo più efficace sui costi e di mitigare i rischi associati
alla catena di fornitura. Questo approccio permette alle organizzazioni di
valutare in modo accurato e tempestivo le prestazioni dei propri fornitori,
identificando eventuali inefficienze o aree di miglioramento e adottando le
necessarie misure correttive.” - continua Sibio.
Il sondaggio di IUNGO rileva anche un segnale positivo:
il 67% del campione analizzato manifesta di avere in programma
l’implementazione di nuove tecnologie per migliorare la valutazione dei
fornitori nei prossimi 12 mesi.