24 aprile 2024 - La transizione sostenibile per il settore della pesca e dell’acquacoltura in Adriatico passa dalla transizione verso imbarcazioni a propulsione elettrica: un’innovazione che, riducendo il consumo di carburante, il rumore e le emissioni in mare, migliora sia la qualità dell’ambiente che la sostenibilità economica delle tante piccole e medie imprese coinvolte.
Una spinta in questa direzione arriva ora grazie a
3EFishing, nuovo progetto europeo di cooperazione transfrontaliera tra Italia e
Croazia (Interreg Italia-Croazia) coordinato dall’Università di Bologna. Come
azione pilota, il progetto andrà a riadattare due imbarcazioni da pesca con
motori ibridi e con l'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili.
"Le piccole e medie imprese sono la spina dorsale
dell'economia della pesca e dell'acquacoltura sia in Italia che in Croazia, ma
al tempo stesso sono anche i soggetti più colpiti dalla crisi attuale",
spiega Fausto Tinti, professore al Dipartimento di Scienze Biologiche,
Geologiche e Ambientali dell'Università di Bologna e coordinatore scientifico
del progetto. "La combinazione dell'aumento del costo del carburante,
causato dall'attuale crisi energetica e bellica, e dell'impatto del cambiamento
climatico sullo stato degli stock ittici ha infatti un impatto enorme sulla
sostenibilità a breve e lungo termine dell’intero settore".
Nello scorso decennio, la flotta peschereccia dedicata
alla piccola pesca e all’acquacoltura contava più di 12.000 imbarcazioni, in
larga parte con più di 10 o 15 anni di vita e con motori esclusivamente diesel.
E oggi lo stato di innovazione della flotta è ora ancora peggiore a causa della
situazione economica caratterizzata dagli effetti della crisi pandemica, dei
conflitti internazionali e del cambiamento climatico.
Con questo obiettivo, gli studiosi di 3EFishing si
concentreranno sullo sviluppo di nuove imbarcazioni con motore elettrico: una
soluzione che permette allo stesso tempo di ridurre le emissioni e migliorare
la sostenibilità economica delle imprese che si occupano di pesca e di
acquacoltura.