30 aprile 2024 - La scorsa settimana, nell'ambito della sua conferenza annuale che si svolge a Parigi, l'Organizzazione europea dei porti marittimi (ESPO) ha presentato i risultati dell'ESPO Port Investment Study 2024. Lo studio offre un'analisi unica e completa della riserva di investimenti e delle sfide dei porti europei. Questo studio, preparato dal Dr. Peter de Langen in collaborazione con ESPO, approfondisce il ruolo mutevole dei porti europei, le loro esigenze di investimento in evoluzione e gli ostacoli che incontrano nel trasformare i progetti di investimento in realtà.
Lo studio è unico nel suo genere, in quanto si basa su un'analisi delle esigenze di investimento di 84 enti di gestione portuale, che riflette la diffusione geografica e la diversità funzionale dei porti europei. Questo studio rivela che il fabbisogno di investimenti degli enti di gestione portuale europei ammonta a 80 miliardi di euro per i prossimi 10 anni, fino al 2034. Un secondo dato chiave è che gli investimenti nella sostenibilità e nella transizione energetica stanno diventando la seconda categoria di investimento più importante per le autorità portuali.
Da hub multimodali nella catena di approvvigionamento che
collega il mare con l'entroterra, i porti si stanno trasformando in hub e
facilitatori di energie sostenibili, cluster di industria ed economia
circolare, nonché importanti pilastri di resilienza geopolitica e geoeconomica.
Le nuove funzioni dei porti si stanno sovrapponendo ai loro ruoli tradizionali.
Le riserve di investimenti dei porti europei riflettono questo ruolo mutevole e
multidimensionale.