5 aprile 2024 – Geotab presenta il Report sulla sostenibilità e l’impatto ambientale 2023, che evidenzia come gli approfondimenti guidati dai dati stiano aiutando Geotab e le aziende di tutto il mondo a misurare e raggiungere in modo più efficiente gli obiettivi per la salvaguardia del clima. Inoltre, il report approfondisce le sfide più complesse legate all’urgenza di bilanciare l'impatto ambientale con le esigenze di business, come ad esempio l'aumento dei viaggi di lavoro e la necessità di una maggiore trasparenza in merito alle emissioni di Scope 3.
“La crisi climatica richiede una risposta. L’industria dei trasporti è una dei principali responsabili delle emissioni di CO₂ e ha l’enorme opportunità di avere un impatto positivo nel breve termine. In qualità di partner che lavora a stretto contatto con le aziende che operano nel settore, abbiamo l’obbligo morale di fare la nostra parte per sostenere la riduzione delle emissioni di carbonio – non solo per noi stessi, ma anche per i nostri clienti. È necessario un approccio collaborativo: ci sono troppe sfide che non possono essere affrontate e risolte individualmente”,
ha dichiarato Neil Cawse, Founder e CEO di Geotab.
Il principale contributo che Geotab può fornire consiste
nello sfruttare l’analisi dei dati e l’intelligenza artificiale per guidare
clienti e partner lungo il processo di trasformazione, consentendo loro di
prendere decisioni informate, segnalando e tracciando i progressi in tutte le
fasi del percorso verso la sostenibilità. I dati relativi al consumo di
carburante, alle rotte, alla gestione delle emissioni, all’ottimizzazione del
comportamento di guida (per esempio con la riduzione delle frenate brusche),
oltre che all'integrazione dei veicoli elettrici nelle flotte, contribuiscono
anche a contenere i costi e a migliorare i profitti.
Nell’ambito del suo impegno verso la creazione di mondo
più sostenibile, Geotab si propone di raggiungere le zero emissioni entro il
2040 – quindi un decennio in anticipo rispetto a quanto richiesto dagli Accordi
di Parigi – e punta a una riduzione del 50% delle emissioni di Scope 1, 2 e 3
entro il 2030.