28 marzo 2024 -
“Si delinea con sempre maggiore chiarezza un paradosso: nel momento in cui l’industria del mare accelera verso una digitalizzazione e sistemi di automazione in grado di migliorare l’efficienza, ridurre i consumi e le emissioni, la minaccia dei cyber attack costringe anche il mondo dello shipping, e più in generale quello dei trasporti, a tirare il freno a mano”.
La denuncia è di Gian Enzo Duci, managing director di
Oceanly, la società genovese che in pochi mesi ha conquistato la leadership a
livello mondiale nel monitoraggio a distanza delle performance delle navi
gasiere LNG e che è ora in grado di fornire alle principali compagnie di
navigazione e di ship-management.
“Come gruppo – prosegue Duci, impegnato in una ricerca di lungo termine sul fenomeno cyber e i contraccolpi nel settore shipping e logistica – abbiamo sviluppato un sistema che consente di monitorare in remoto tutte le performance della nave, contenere i consumi, ridurre drasticamente le emissioni, programmare la manutenzione della nave, suggerire persino i cambiamenti di rotta che consentono di ottimizzare l’utilizzo dei motori.
Ma ci troviamo di fronte a una devils alternative: da un lato il processo di digitalizzazione del trasporto, e in particolare di quello marittimo, non deve subire rallentamenti; dall’altro, proprio la digitalizzazione (specie quella ormai un po’ datata e non accompagnata da sistemi di difesa e protezione) espone porti, navi e catena logistica a rischi potenzialmente devastanti”.