8 marzo 2024 - Nel 2023 il trasporto ferroviario merci italiano ha sofferto numerose criticità che nell’insieme hanno rappresentato una vera e propria tempesta perfetta. Le cause sono state molteplici, ed alle difficoltà già note agli operatori del comparto, si sono aggiunte anche contingenze infrastrutturali internazionali impreviste.
Nel 2023 il settore ha quindi registrato una perdita del
3,2% rispetto all’anno precedente, corrispondente ad una perdita di circa 1,7
milioni di treni / Km, come si evince dal grafico. La situazione non migliorerà
visto il perdurare di alcune criticità fino all’estate dell’anno in corso.
Il settore, inoltre, è coinvolto in una fase di
transizione infrastrutturale che durerà fino al completamento dei lavori PNRR
sull’infrastruttura ferroviaria. Nonostante il grande lavoro del Gestore
dell’Infrastruttura nel coordinare al meglio i lavori per facilitare il massimo
utilizzo di Rete alle merci, nel corso del 2024 alcune linee ferroviarie
raggiungeranno comunque il 60% di inutilizzo.
In questo scenario di preoccupante incertezza non bastano
gli interventi già intrapresi dagli operatori della logistica ferroviaria
merci, ma tutto il settore ha bisogno di una scelta di politica dei trasporti
nazionale chiara, forte e non contradditoria. Per questo l’Associazione
Fermerci contesta il taglio delle risorse per l’acquisto di materiale rotabile
previsto nel decreto-legge PNRR del 2024, in palese contraddizione con la mole
di investimenti PNRR per il potenziamento dell’infrastruttura ferroviaria.
Clemente Carta, Presidente Fermerci: “Non è possibile tagliare risorse già stanziate che hanno generato investimenti ed esposizione finanziaria da parte di imprese della logistica ferroviaria. Queste scelte mettono a rischio la sopravvivenza delle stesse”.
Sul settore incombono anche le tensioni internazionali in
Europa e nel vicino Oriente, occorre pertanto una maggiore attenzione da parte
di tutti gli stakeholder Istituzionali per sostenere la competitività del trasporto
ferroviario merci.